Si può potenziare una pensione troppo bassa scongiurando scenari spiacevoli? A quanto pare sì e la storia di zio Mario è un esempio.
Dopo anni di duro lavoro, da sempre impegnato come falegname, Zio Mario aveva deciso che era arrivato il momento di pensare alla (meritata) pensione. Classe 1965, aveva cominciato a lavorare a soli vent’anni. Raggiunti i sessantadue si chiedeva se potesse andare in pensione anticipata. “Ragazzi, sapete che per andare in pensione anticipata devo avere almeno 62 anni e aver maturato un certo numero di anni di contributi?“, si rivolse ai nipoti, un giorno, cercando di spiegargli nel dettaglio come funzionasse il meccanismo in Italia.

Mario, che già si era informato sulla questione, non ebbe problemi e disse: “Per poter andare in pensione anticipata bisogna maturare almeno 41 anni e 10 mesi di contributi se si è uomini, bisogna aver compiuto 62 anni”. La pensione anticipata, comunque, comportava una riduzione dell’importo della pensione rispetto a quella che avrebbe ricevuto se fosse andato in pensione a 67 anni ovvero l’età giusta per la pensione di vecchiaia. Ma le domande dei nipoti non finirono lì, così lo zio dovette sciogliere tutti i loro dubbi a riguardo.
Pensione anticipata, la storia di Zio Mario: come è riuscito a potenziare l’assegno?
Zio Mario optò per la scelta più saggia ovvero quella di consultare un commercialista, così da valutare al meglio la propria situazione, per capire quale potesse essere la scelta migliore per lui. Analizzate tutte le opzioni a disposizione, decise di continuare a lavorare per altri cinque anni, di fatto potenziando il proprio assegno pensionistico senza incappare in episodi o scenari spiacevoli. Una pensione più alta e senza riduzioni.

Una storia, la sua, che ci insegna come la normativa sulle pensioni sia complessa, lo hanno imparato anche i nipoti. Ogni scelta deve essere ponderata con attenzione, prendendo in considerazione sia l’età sia il numero di anni di contributi. Per quanto riguarda lo zio Mario, continuò a lavorare con passione, sapendo che la sua pensione sarebbe stata più sicura e più alta se avesse aspettato ancora un po’, stringendo i denti.
La vicenda che abbiamo presentato è importante per ribadire quanto sia cruciale, in termini di pensioni, una valutazione dei requisiti di età e contributi per poter andare in pensione anticipata o di vecchiaia.