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Economia e Finanza

Pensione Opzione Donna: nel 2022 con i nuovi requisiti è più conveniente

La Riforma pensione del 2022 si presenta con tantissime novità tra cui la pensione Opzione Donna con nuovi requisiti e risulta più convenienti. 

Pensione Opzione Donna nel 2022

Il Governo è al lavoro sulla prossima Riforma pensioni e tra le varie proposte si rafforza la possibilità della proroga Opzione Donna nel 2022 con nuovi requisiti. Secondo le prospettive sono due le misure che dovrebbero essere prorogate, l’APE Sociale e l’Opzione Donna. Queste due misure previdenziali sono considerate utili a venire incontro alle esigenze dei lavoratori svantaggiati e le fasce più deboli. Inoltre, sembrano non aggravare in modo eccessivo le finanze dello Stato. Ma andiamo per ordine e analizziamo come potrebbe cambiare la pensione Opzione Donna.

Pensione Opzione Donna nel 2022 con nuovi i requisiti è più conveniente

La Riforma pensione suscita preoccupazione sulle nuove misure che saranno adottate dopo l’uscita di Quota 100. Ricordiamo che la pensione anticipata Quota 100 con 62 anni e 38 anni di contributi termina il 31 dicembre 2021. Pensione Quota 100 anche nel 2022? La risposta che non ti aspetti

Il governo tra le vari soluzioni sul tavolo da valutare, ha intenzione di prorogare e potenziare due misure ritenute valide. Tra queste, l’Opzione Donna che da molti anni permette l’anticipo pensionistico alle lavoratrici del settore pubblico, privato e autonomo. Ma, l’anticipo non è gratis, in quanto le lavoratrici che scelgono quest’opzione in linea generale subiscono una decurtazione sull’assegno pensionistico.

Da molti anni l’Opzione Donna è una misura sperimentale che nel 2021, ad esempio permette alle lavoratrici dipendenti, di uscire all’età di 58 anni. Mentre, le lavoratrici autonome possono lasciare il lavoro all’età di 59 anni. Inoltre, il requisito contributivo è di 35 anni, sono validi tutti i contributi accreditati ad esclusione dei contributi figurativi accreditati per l’indennità di disoccupazione (NASPI) o per malattia.

Questa misura è considerata penalizzante perché l’assegno è calcolato con il sistema contributivo puro, invece del sistema misto (retributivo più contributivo).

LEGGI ANCHE>>>Riforma pensioni: ultime novità su Quota 102, Quota 41 e nuove proroghe

Vantaggi per la Pensione Donna

Nel 2022 i vantaggi per l’Opzione Donna riguardano la penalizzazione sul calcolo dell’assegno pensionistico. In effetti, lo sconto sull’età pensionabile è importante e quindi, in parte compensa il taglio sulla pensione. Bisogna anche considerare che per accedere alla pensione in anticipo esiste la pensione anticipata ordinaria, escludendo Quota 100 che volgerà alla fine quest’anno.

La pensione anticipata permette di accedere alla pensione per le donne con 41 anni e 10 mesi di contributi a prescindere dall’età anagrafica.

Ricordiamo che la pensione di vecchiaia richiede 67 anni di età e un minimo di 20 anni di contributi, quindi, ben nove anni in più per le lavoratrici dipendenti e otto anni in più per le lavoratrici autonome.

Nuovi requisiti nel 2022

Nella Riforma pensione potrebbe esserci la possibilità della proroga dell’Opzione Donna con un aumento del requisito anagrafico nel modo seguente:

a) 59 anni per le lavoratrici dipendenti del settore pubblico o privato;

b) 60 anni per le lavoratrici autonome.

Le lavoratrici che optano per questa misura previdenziale otterranno un trattamento meno penalizzante, avendo meno contributi che sarebbero confluiti nel sistema retributivo. In effetti, sono di meno i contributi versati prima del 1996 che dovranno emigrare nel sistema contributivo. Quindi, l’assegno subirà un minor taglio e risulterà più conveniente aderire a questo strumento previdenziale.

Precisiamo che, la penalizzazione non è per tutte, infatti, risulta maggiore alle lavoratrici che hanno una carriera discontinua. Invece, coloro che hanno una carriera regolare e con contributi alti all’inizio della carriera, l’assegno pensionistico non subisce nessuna decurtazione anzi, potrebbe essere conveniente.

Prima di accedere a questa misura, consigliamo di rivolgersi a un patronato o accedere al sito INPS, al servizio “Futura pensione” ed effettuare una simulazione.

Inoltre, precisiamo che al momento queste sono solo ipotesi, nulla è ancora confermato, il tavolo tecnico è a lavoro e nei prossimi giorni si saprà qualcosa di certo.

Angelina Tortora

Giornalista iscritta all'Ordine dei Giornalisti Campania, mi occupo di tematiche fiscali e previdenziali. Da sempre vicino al lettore, rispondo ai loro quesiti sulle varie problematiche.

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