La Legge di Bilancio prevede la proroga dell’Opzione Donna con un ampliamento delle beneficiarie, ecco il nuovo calendario con le decorrenze dal 2022.
L’Opzione Donna è prorogata per un altro anno, e sono comprese le lavoratrici dipendenti nate nel 1963 e autonome nate nel 1962, con un requisito contributivo di 35 anni. I requisiti anagrafici e contributivi devono essere perfezionati entro fine anno (31 dicembre 2021). Analizziamo tutte le novità e il nuovo calendario con le decorrenze dal primo gennaio 2022.
La pensione che vogliamo | Opzione Donna per le nate nel 1962 e 1963 con un nuovo calendario
Con la proroga dell’Opzione Donna per l’anno 2022, si apre di nuovo la possibilità per le lavoratrici di poter anticipare la pensione con un requisito anagrafico di 58 anni se dipendenti e 59 anni se autonome. Il requisito anagrafico, come anche l’anzianità contributiva, devono essere maturati entro il 31 dicembre 2021.
L’anzianità contributiva richiesta è di 35 anni. Con la proroga dal 2022, saranno incluse anche le lavoratrici nate dal 1962 (autonome) e 1963 (dipendenti). La pensione che vogliamo | Scivolo a 62 anni e incertezza su Quota 102 e Opzione Donna
In effetti, la misura non presenta grosse modifiche, tranne il fattore temporale del perfezionamento dei requisti, che passa dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021. Per il resto rimane tutto in vigore come la precedente misura. Infatti, restano in vigore le finestre mobili di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonome.
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Decorrenza dell’assegno pensionistico
Secondo una stima, in base alla proroga per un altro anno, è possibile valutare la decorrenza della pensione con Opzione Donna fino al 2023. Analizziamo le decorrenze pensionistiche in base all’età.
Per le nate nel 1961 -1962 con i requisiti maturati entro il 31 dicembre 2020, la decorrenza della pensione scatta nel 2022 con il primo versamento nel mese di febbraio 2022 (dipendente), oppure, ad agosto 2022 (autonoma). Questo meccanismo si presenta, per effetto della maturazione del periodo temporale della finestra mobile.
Per le nate nel 1962-1963 che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2021, considerando la proroga nella Legge di Bilancio 2022, la prima decorrenza è gennaio 2023 (dipendente). Oppure, ad agosto 2023 (autonoma). Sempre per effetto della finestra mobile rispettivamente di 12 e 18 mesi.
Precisiamo che la finestra mobile si applica sul perfezionamento di entrambi i requisiti, e quindi, alla maturazione del diritto all’Opzione Donna. Ricordiamo che, la finestra non si considera dalla data di presentazione della domanda.
In altre parole, una lavoratrice, al momento del raggiungimento del requisito anagrafico e contributivo, nei limiti previsti dalla normativa, parte il conto alla rovescia dei 12 o 18 mesi della finestra mobile. Questo a prescindere dalla presentazione della domanda di pensionamento che può essere presentata anche in un momento successivo.
Penalizzazione
Questa misura pensionistica è considerata penalizzante in quanto è calcolata con il “sistema contributivo“. In effetti, bisogna considerare la carriera lavorativa della dipendente che si affaccia a questa Opzione. Inoltre, bisogna considerare tanti fattori, uno tra questi è l’età anticipata che prevede questa misura previdenziale. Attualmente con 35 anni di contributi si può accedere solo alla pensione di vecchiaia con 67 anni, oppure, al sussidio APE Sociale se si rientra nelle quattro categorie di tutele.
Comunque, l’APE Sociale prevede un requisito anagrafico di 63 anni di età. Detto questo, l’Opzione Donna risulta penalizzante nelle carriere di lavoro discontinue, in questi casi le lavoratrici possono ricevere un assegno con una decurtazione che va dal 25 al 30% in riferimento all’ultimo stipendio percepito. Mentre, le lavoratrici che hanno avuto un percorso lavorativo costante e con versamenti più alti all’inizio della carriera, con il sistema contributivo, possono ottenere anche un assegno più altro.
Prima di accedere a questa misura è consigliato effettuare una simulazione tramite il servizio dedicato INPS, oppure, è possibile rivolgersi ad un Patronato e farsi assistere nella pratica.