Andare in pensione con 5 anni di contributi è possibile. Il sogno di molti italiani si realizza: criteri e requisiti da rispettare
Per accedere alla pensione di vecchiaia, nell’Italia di oggi, bisogna aver versato almeno 20 anni di contributi. Questi si riducono a 15 solo in determinati casi ma, di fatto, la realtà è che si deve lavorare sempre di più per poter vedere realizzare il sogno di tutti, cioè quello del riposo e del tempo tutto per sé. Con la pensione, infatti, si ritorna ad essere padroni del proprio tempo: se anche voi non vedete l’ora, vi conviene scoprire se rientrate tra chi può andarci con soli 5 anni di contributi.
La normativa che regola l’accesso pensionistico in Italia è piuttosto arzigogolata, tant’è che accade spesso che i lavoratori non sappiano di aver diritto a forme pensionistiche anticipate. Fortunatamente, però, oggi la divulgazione sul tema consente a tutti di informarsi autonomamente: una delle questioni più dibattute, nell’ultimo periodo, è la pensione di vecchiaia contributiva, per il cui accesso bastano solo 5 anni di contributi.
Cos’è la pensione di vecchiaia contributiva
Come abbiamo anticipato, la pensione di vecchiaia contributiva prevede che il lavoratore possa andare in pensione con soli 5 anni di contributi versati. Sono però da escludere tutti i contributi figurativi ed è quindi da considerare solo la contribuzione effettiva, criterio determinante per l’accesso a questa pensione. Inoltre, altro requisito da rispettare è quello anagrafico: per accedervi non basta avere 67 anni, età necessaria per la pensione di vecchiaia ma bisogna avere almeno 71 anni. Ultimo criterio d’accesso è la data: non bisogna aver versato alcun contributo prima del 31/12/1995.
Nel caso delle Casse Professionali, anche qui è possibile ottenere la pensione di vecchiaia contributiva con soli 5 anni di contributi. In queste situazioni, però, è necessario controllare quali siano i requisiti d’accesso previsti dalla propria Cassa d’appartenenza: nel caso dei geometri, per esempio, bisogna avere almeno 70 anni. Se, invece, non si arriva al limite minimo di 5 anni di contributi, si può cercare di ottenere il quorum mediante il riscatto dei periodi non coperti come quello degli studi universitari o del servizio di leva. In alternativa, si può cercare un’occupazione per un breve periodo così da raggiungere il quorum, oppure si può procedere con il versamento di contributi volontari. I Caf potranno seguirvi in questo iter non sempre semplice.