Si attende solamente la conferma, arriverà con la prossima Legge di Bilancio. Le donne potranno andare in pensione (libera) a 62 anni.
Diverse le misure che stanno per scadere e che probabilmente non verranno rinnovate dal Governo con la prossima Legge di bilancio. In attesa della pubblicazione in Gazzetta ufficiale, non si fa altro che parlare di quelle che invece dovrebbero essere confermate. In particolare pare che la possibilità per le donne di andare in pensione ‘libera’ a sessantadue anni rimarrà in essere anche per il 2025, parametri e requisiti dovrebbero restare identici pure nei prossimi mesi. O almeno questo si evince dalle indiscrezioni circolate.
Ricordiamo che già l’opzione donna permette di accedere all’assegno pensionistico a cinquantanove anni, tuttavia si tratta di un privilegio riservato solamente ad alcune lavoratrici che appartengono a categorie particolari ovvero le invalide, caregivers, licenziate o dipendenti in aziende che hanno avviato tavoli di risoluzione in sede ministeriale. Invece arrivando alla soglia dei sessantadue anni la possibilità diventa concreta per una platea più ampia, tramite un meccanismo specifico che riguarda la maturazione dei requisiti.
Pensione, opzione donna nel 2025 a 62 anni: la procedura nel dettaglio
Nel 2025 l’accesso all’opzione donna per beneficiare del canale di pensionamento prioritario sarà riservato alle lavoratrici nate nel 1966, visto che ognuna dovrà aver compiuto cinquantanove anni di età (entro il 31 dicembre del 2024) e al contempo avrà versato trentacinque anni di contributi. Insomma, facendo un rapido calcolo, il pensionamento effettivo avverrà a sessant’anni.
E non solo, perché si dovrà rientrare nelle quattro categorie menzionate all’interno della misura in vigore per l’anno corrente ovvero: caregivers, licenziate, invalide oppure dipendenti in società che abbiano avviato tavoli di risoluzione della crisi aziendale in sede ministeriale. L’invalidità, ricordiamo, dovrà essere certificata dalla commissione medica invalidi civili ASL/INPS, con una percentuale di almeno il settantaquattro per cento.
In particolare, invalide e caregivers – conviventi con il parente disabile da non meno di sei mesi dalla presentazione della domanda – per cominciare a ottenere l’assegno pensionistico a questa età dovranno attestare la maternità di due o più figli. Chi nella propria vita ne avesse avuto soltanto uno allora dovrà raggiungere i sessant’anni a fine 2024. Senza alcun figlio si partirà invece dai sessantuno anni, da compiere sempre entro il prossimo 31 dicembre con il completamento della procedura che diverrà effettivo, per l’appunto, a sessantadue.