Pensione di reversibilità è un diritto che spetta ai superstiti del pensionato defunto. L’importo rappresenta un reddito e, dunque, è tassato.
Chi percepisce la pensione di reversibilità dall’INPS riceve un trattamento previdenziale che, precedentemente, era riconosciuto in favore di un altro soggetto. Quando il pensionato muore, il trattamento previdenziale è indirizzato in favore di alcuni soggetti definiti beneficiari. Ci stiamo riferendo al coniuge, ai figli, ai fratelli, ma anche i genitori, purché sussistano specifici requisiti stabiliti dalla legge.
L’indennità di reversibilità è un reddito e, in quanto tale, è soggetto a tassazione.
In ogni caso, per ottenere il trattamento previdenziale è necessario inoltrare una domanda all’istituto previdenziale. La procedura è piuttosto semplice, soprattutto se si utilizzano le credenziali digitali Spid, per accedere al portale MyInps.
Dopo aver effettuato la richiesta, l’Ente provvederà all’erogazione dell’indennità di reversibilità, che rappresenta un reddito a tutti gli effetti. Dal momento che la pensione di reversibilità è un reddito, essa è soggetta ad aliquota IRPEF e, dunque, al versamento delle imposte.
La pensione di reversibilità è un trattamento economico riservato in favore di soggetti superstiti che hanno determinati legami di parentela con il pensionato defunto.
Si tratta di un riconoscimento economico che è pari ad una quota percentuale della pensione ricevuta dal dante causa. Il trattamento economico è erogato dall’INPS in favore di specifiche categorie di soggetti.
Anche per ricevere la pensione indiretta è necessario che l’assicurato abbia perfezionato 15 anni di anzianità assicurativa e contributiva, oppure 5 anni di anzianità assicurativa e contributiva di cui almeno 3 nell’ultimo quinquennio.
Hanno diritto al trattamento economico di reversibilità i seguenti soggetti:
Inoltre, la legge stabilisce che, nel caso in cui il pensionato defunto abbia contratto un nuovo matrimonio dopo il divorzio, le quote che spettavano al coniuge superstite e al coniuge divorziato saranno decide tramite una sentenza del Tribunale.
Ad ogni modo, rientrano nella categoria di beneficiari del trattamento pensionistico di reversibilità anche ai figli
La somma di denaro che spetta ai superstiti rappresentano quota percentuale della pensione liquidata al pensionato defunto.
Secondo quanto stabilito dalla normativa vigente, le aliquote sono le seguenti al coniuge:
Se, invece, hanno diritto alla pensione di reversibilità anche i figli, i genitori o i fratelli/sorelle:
Come abbiamo più volte ripetuto, la pensione di reversibilità rappresenta un reddito a tutti gli effetti, per questo motivo è soggetta a tassazione ordinaria.
Secondo l’attuale divisione degli scaglioni di reddito di appartenenza, per l’applicazione dell’aliquota IRPEF, il trattamento pensionistico di reversibilità è soggetto ad una tassazione che segue questo schema:
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