La pensione di reversibilità è una prestazione erogata dall’INPS ai familiari superstiti. Ma non tutti sanno che spettano circa 3.400 euro.
La pensione di reversibilità è molto complessa e non sempre spetta, ci sono delle regole da rispettare e sono molti i Lettori che si rivolgono agli Esperti di Trading.it per chiarimenti. Oggi, esaminiamo il quesito di un Lettore, titolare di pensione di reversibilità, che chiede se può avere il regalo di 3.400 euro per il nucleo familiare.
In effetti, non si tratta di un “regalo” ma di un diritto che riguarda gli assegni familiari arretrati. L’importo di 3.400 euro si riferisce all’assegno familiare che potrebbe spettare al vedovo o alla vedova, titolare di pensione di reversibilità, a condizione che sia inabile. Ma andiamo per gradi e verifichiamo chi può ottenere l’ANF con arretrati fino a 3.400 euro.
Pensione di reversibilità: c’è un ‘regalo’ da 3.400 euro
L’INPS ha chiarito che il nucleo familiare può essere composto da una sola persona, quando questa sia titolare di pensione ai superstiti da lavoro dipendenti e si trovi in una situazione di infermità. (DL 69/1988 articolo 2).
Il richiedente deve essere impossibilitato a dedicarsi ad un proficuo lavoro. Inoltre, è prevista anche una soglia di reddito da non superare per l’erogazione degli ANF (assegni familiari), che è pari a 32.148,87 euro annui. L’assegno è proporzionato in base al reddito, ma oltre la soglia limite non è riconosciuto dall’INPS.
In effetti si tratta di un assegno mensile INPS di 52,91 euro versato unitamente alla pensione di reversibilità, per un valore annuale di circa 600 euro.
Quest’assegno è conosciuto anche come assegno di vedovanza ed è retroattivo. Infatti, prevede che il titolare di pensione di reversibilità possa inviare all’INPS la richiesta degli arretrati. Gli arretrati sono riconosciuti per un massimo di cinque anni, per un importo di circa 3.400 euro.
LEGGI ANCHE>>>Pensione di reversibilità: con il matrimonio l’assegno si perde? La risposta inaspettata
Beneficiari e come inoltrare la domanda
Possono chiedere l’assegno di vedovanza:
a) vedovo o vedova di un dipendente del settore privato o pubblico;
b) titolare di pensione di reversibilità;
c) invalidità riconosciuta del 100% con indennità di accompagnamento o certificato di inabilità a proficuo lavoro del medico di famiglia. Pensione di reversibilità: quando scatta per gli invalidi?
Gli assegni non si ricevono in automatico, bisogna inoltrare domanda all’INPS con la certificazione di riconoscimento dell’invalidità al 100% o quella di inabilità a proficuo lavoro. La certificazione deve essere rilasciata dal medico di famiglia, che dovrà utilizzare un apposito modulo. Ed esattamente il certificato medico introduttivo SS3. La domanda con tutti gli allegati, deve essere inviata esclusivamente telematicamente all’INPS, accedendo sul portale con le credenziali SPID, CIE o CNS. Oppure, tramite patronato o centri CAF, ricordiamo che in questi casi la consulenza è gratuita.
Di quanto aumenta la pensione di reversibilità?
L’assegno varia in base al reddito, l’INPS ogni anno pubblica la tabella ANF con indicazione del reddito e importo dell’assegno.
Nell’anno in corso gli importi sono i seguenti:
a) dal primo luglio 2020 al 30 giugno 2021: l’assegno è pari a 52,91 euro per redditi familiare fino a 28.659,42 euro;
b) per redditi da 28.659,43 fino a 32.148,87: l’assegno è pari a 19,59 euro.
c) oltre 32.148,88 euro di reddito familiare annuo, l’assegno ANF non è riconosciuto dall’INPS.