Diversi beneficiari di pensione di reversibilità possono accedere a una maggiorazione, agevolazione che la signora Nunzia è riuscita a ottenere.
Non tutti sanno che esiste un modo per incrementare il valore dell’assegno pensionistico di reversibilità, più di qualcuno infatti ha ricevuto un aumento di 634,92 euro, tra questi la signora Nunzia. Ovviamente per riuscire ad accedere all’agevolazione, che viene definita assegno integrativo di vedovanza, si dovranno rispettare dei parametri e dei requisiti ben precisi. Innanzitutto parliamo di un vedovo o una vedova titolare di pensione di reversibilità che sia riconosciuto/a anche come invalido/a civile al cento per cento.

Un sostegno economico senza dubbio importante, il cui importo può variare a seconda del reddito del beneficiario. La procedura per inoltrare la richiesta è abbastanza semplice e alla portata di tutti; bisogna rivolgersi all’INPS per presentare la propria domanda, presso uno sportello oppure utilizzando la sezione dedicata presente sul portale ufficiale. Ma cerchiamo di capire meglio i dettagli di questo assegno integrativo di vedovanza, il quadro risulterà più chiaro anche grazie alla storia della signora Nunzia, che è riuscita a ottenerlo.
Assegno integrativo di vedovanza, chi può richiederlo: parametri e requisiti
Per richiedere l’assegno integrativo di vedovanza si devono rispettare determinate condizioni: essere vedovo o vedova di un lavoratore dipendente pubblico o privato, co.co.co o autonomo iscritto alla Gestione separata; essere invalido civile al 100 per cento; percepire la pensione di reversibilità e possedere un reddito annuo inferiore a 37.325,55 euro. Se il reddito annuo dovesse essere inferiore a 33.274,22 euro, allora l’incremento sarà di 52,91 euro mensili (complessivamente 634,92 euro all’anno); se in vece dovesse essere compreso tra 33.274,23 e 37.325,55 euro, allora la maggiorazione mensile scenderà a 19,59 euro (più 235,08 euro all’anno).

Ad esempio la signora Nunzia – riconosciuta come invalida civile al 100 per cento -, che percepisce una pensione di reversibilità di 500 euro al mese, per un totale di 6.000 euro all’anno, ha presentato un reddito annuo inferiore a 33.274,22 euro ed è riuscita a ottenere un assegno integrativo di vedovanza di 52,91 euro al mese (esattamente 634,92 euro in dodici mesi).
In questo caso, l’anziana vedova, rientrando nei parametri della normativa, si è vista erogare mensilmente una ‘maggiorazione’ di 52,91 euro. Nonostante l’importo non totale della pensione di reversibilità non sia raddoppiato, si tratta comunque di un sostegno economico importante – soprattutto in un periodo storico come quello che stiamo attraversando.