Gestire praticamente questioni come la pensione di reversibilità 2025, significa avere dalla propria la possibilità anche di valutare entrate extra.
Di quali entrate extra si tratta? A partire da gennaio 2025 il tema previdenziale si arricchisce di molteplici novità, tra queste c’è quella della pensione di reversibilità che propone qualcosa di inedito. La ratio del provvedimento è giustificata da una situazione di difficoltà, ma soprattutto di dolore. Nessuno vorrebbe sopravvivere al partner defunto, e questa possibilità è triste, ma comunque un aiuto importante.
La logica della misura è quella di dare un ausilio di natura economica al partner che sopravvive alla morte del coniuge. Si tratta di un momento molto triste, indipendentemente dalla natura del matrimonio. Il vissuto con qualcuno non può essere né spiegato, né tantomeno quantificato su un ordine monetario, ma la ratio è quella di aiutare chi si trova in difficoltà.
Non tutte le coppie dispongono entrambe di un lavoro fisso. C’è chi lo ha, ma anche chi invece è disoccupato o è precario, cosa non assurda nel mondo del lavoro di oggi. Per cui di conseguenza c’è chi sostiene l’altro, e quando uno muore, magari l’unico che lavorava, ecco che entra in gioco l’istituto. Specie se la persona scomparsa era già pensionata.
Ovviamente, l’importo varia dalle professioni e dai legami tra i soggetti in gioco, chi la lascia e chi la riceve. Quindi, possono essere anche altri soggetti ad ottenerla, non solo il coniuge. Fin qui la questione è disciplinata in maniera abbastanza chiara e altrettanto nota, ma c’è di più. Quali pretese può avanzare una vedova oltre la pensione di reversibilità? Diritti e interessi sanciti dalla normativa e frutto di continui aggiornamenti.
Sai tutto sulla pensione di reversibilità 2025? Aggiornamenti in materia
L’importo ammonta al 60% del trattamento pensionistico del partner morto, e questo è di solito l’unico canale di sostentamento dell’altra parte della coppia. Ma quello che molti non sanno è che i superstiti dell’INPS hanno diritto ad altro, perché si trova di solito, nella maggior parte dei casi almeno, in una condizione di credito rispetto l’Istituto di Previdenza Nazionale Sociale. A cosa ci si riferisce?
Basta tenere conto della tredicesima mensilità. Con grande sorpresa, rasenta un’entrata extra importante, ma che molti disconoscono. Perché spettano degli arretrati, i quali non si ottengono in automatico, ma mediante richiesta all’INPS con la procedura dei ratei maturati e non riscossi.
Quindi, anche sulle pensioni, i titolari hanno diritto alla Tredicesima, fatta esclusione dell’Ape Sociale, non sussiste trattamento che non sia basato su 13 mensilità. Erogata a Natale, se il pensionato muore prima di riceverla? Una quota rimane a credito del defunto, quindi a chi ottiene la pensione di reversibilità, anche nel 2025. Stesso discorso per chi percepisce la Quattordicesima.
La richiesta da avanzare è la seguente. Il pensionato matura 1/12 di Tredicesima ogni mese dell’anno. Allo stesso modo, i superstiti hanno maturato tanti dodicesimi quanto il calcolo svolto. Per capire l’ammontare che spetta questo in un anno va diviso in 12 mesi e moltiplicato per quelli in cui il pensionato è stato vivo. Come già detto, il versamento non è fatto in automatico, ma bisogna passare dalla richiesta di rate maturate e non riscosse.