L’INPS con la circolare n. 24 dell’11 febbraio 2022, comunica i nuovi importi dei contributi volontari versati dai contribuenti per aumentare la pensione o raggiungere il minimo contributivo richiesto.
L’aumento è dovuto alla variazione annuale dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per la famiglie di impiegati e operai. In linea generale, il documento fa riferimento ai lavoratori dipendenti e parasubordinati non agricoli.
Con la circolare sopra menzionata, l’INPS definisce le aliquote di contribuzione da prendere a riferimento per il calcolo dell’importo dei contributi volontari relative alle categorie dei lavoratori non agricoli, autonomo e iscritti alla Gestione Separata INPS. L’adeguamento stimato ISTAT è pari all’1,9%.
Per i lavoratori dipendenti la retribuzione minima percepita settimanalmente è pari a 210,15 euro. La prima fascia aggiuntiva per la quale è prevista l’aliquota aggiuntiva dell’1% è pari a 48.279,00 euro. La retribuzione massima è pari a 105.014,00 euro.
L’aliquota per i lavoratori dipendenti autorizzati al versamento dei contributi volontari nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FFLD), è pari al 33% con decorrenza successiva al 31 dicembre 1995.
Pensione: lo strumento per integrare i contributi e far aumentare l’assegno
Per i lavoratori iscritti nel FFLD nell’evidenza contabile separata (Elettricisti, Autoferrotranvieri, Telefonici, dirigenti ex INPDAI) e al Fondo dipendenti Ferrovie dello Stato S.p.A, l’aliquota obbligatoria non cambia. Infatti, continueranno a versale l’aliquota vigente pari al 33%.
Per i lavoratori autorizzati al versamento dei contributi volontari nel Fondo Volo, le aliquote contributive vanno dal 37,7% al 40,82% in base all’anzianità.
Per i soggetti autorizzati alla contribuzione volontaria nella gestione INPS artigiani e commercianti, il contributo dovuto si determina applicando le aliquote per i contributi obbligatori ai contributi volontari. Inoltre, si considera il reddito medio, calcolato in base agli ultimi 36 mesi di attività.
Invece, nella Gestione Separata INPS, ai fini dei versamenti dei contributi volontari, bisogna considerare esclusivamente l’aliquota IVS vigente, per i soggetti che sono privi di altra tutela previdenziale. Le aliquote sono paria al 25% per i professionisti e il 33% per i collaboratori.
Inoltre, poiché il minimale per l’accredito contributo nel 2020 è fissato a 16.243,00 euro, per il per medesimo anno, l’importo minimo dovuto per i soggetti autorizzati alla contribuzione volontaria annuale della Gestione separata, non potrà essere inferiore a 4.060,80 euro. Quindi, circa 380,40 euro al mese per i professionisti e per tutti gli altri iscritti, circa 5.360,28 euro all’anno e 446,69 euro al mese.
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