Pensione, fino a 170 giorni di contributi gratis riconosciuti da INPS: chi riguarda, alcuni dettagli, requisiti ed info
Non tutti sanno, in merito al tema pensione, di un riconoscimento da parte di INPS, gratuitamente, fino a 170 giorni di contributi figurativi per le lavoratrici: ma di cosa si tratta, in che caso, a chi spetta, cosa c’è da sapere, e alcuni dettagli al riguardo.
La strada che consente l’accesso alla pensione è sempre lunga e faticosa, anzitutto poiché richiede, nella maggior dei casi, un certo numero di anni di contributi versati. Particolarmente faticoso poi può esserlo per le donne che in taluni casi optano per sacrificare la carriera per la cura familiare. A parlarne è Proiezionidiborsa.it che, nel proprio approfondimento, sottolinea quanto un gap come questo, come dimostrato anche dai rapporti annuali, possa finire per penalizzare le lavoratrici tanto nel diritto quanto nell’importo del trattamento.
In primo luogo influisce in particolarmente quello contributivo; nel caso di una carriera ad esempio spezzettate, che sia discontinua oppure con retribuzioni basse, sarà difficile poi poter avere un assegno pensionistico molto alto, così come non sarà facile anticipare l’uscita dal mondo del lavoro prima che si compiano 67 anni.
Tuttavia, si legge che l’INPS riconosce sino a 170 giorni di contributi, gratuitamente.
Sono tanti e diversi gli aspetti e gli spunti che destano interesse quando si parla, a vario livello, di economia, come nel caso ad esempio delle possibilità circa la pensione per le casalinghe, le donne che non hanno mai lavorato e i caregiver.
In merito al tema in oggetto, vi sono alcune tutele previste della Legge per quanto riguarda le lavoratrici madri, si tratta di agevolazioni, varie, che consentono alla donna di non perdere contribuzione, viene spiegato da Proiezionidiborsa.it.
È il caso, per fare alcuni esempi, del congedo obbligatorio di maternità, il quale sospende il lavoro della persona in questione per cinque in prossimità del parto, riconoscendo contribuzione figurativa e indennità di maternità; oppure si pensi al congedo facoltativo.
Vi sono poi, si legge ancora, misure previdenziali che riconoscono agevolazioni ai soggetti eventualmente in questione. Con la Legge Dini, e soltanto per coloro che ricadono nel sistema contributivo puro, vengono riconosciuti alle mamme contributivi figurativi. Proiezionidiborsa.it, al riguardo, spiega che si tratta di quattro mesi ciascun figlio sino ad un massimo di 12 mesi; uno sconto contributivo d un anno per ciascun figlio è legato invece all’APE sociale, con sconto massimo di 24mesi.
Rispetto al tema in questione, non tutti sono a conoscenza che l’art.1 comma 40 della legge 335 del 1995, riconosce anche un’altra contribuzione figurativa alle mamma, la quale, si legge, si può somare anche ai benefici indicati. Per le donne che si assentano dal lavoro per la cura e per l’educazione dei figli, ad esser riconosciuti sono sino a 170giorni di contributi figurativi, per ciascun fino sino al sesto anno di età.
Qualora la necessità si legasse invece a figli portatori di handicap in condizione di gravità ai sensi della legge 104, il beneficio sarebbe maggiore e spetterebbero anche altri 25 giorni di assenza per ciascun anno con copertura figurativa.
Per quanto riguarda il limite massimo complessivo riconosciuto per ciascuna lavorative, ad ogni modo, questo non può superare i ventiquattro mesi, viene spiegato. Anche tale agevolazione, prevista nell’ambito della Legge Dini, spetta solo alle lavoratrici le quali ricadono interamente nel sistema contributivo.
Questi, alcuni dettagli in merito. Ad ogni modo è bene ed è opportuno informarsi ed approfondire il tema e i diversi elementi in quesitone, condizioni, requisiti e tutti gli aspetti da sapere, anche mediante un confronto con esperti del campo e professionisti del settore, soggetti competenti in matteria, al fine di chiarire ogni eventuale dubbio e conoscere nel dettaglio ciò che serve sapere.
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