Pensione con pochi anni di lavoro: l’incredibile caso del pensionamento anticipato con 5 anni di contributi

Secondo quanto previsto dall’ordinamento italiano è possibile andare in pensione con pochi anni di lavoro, purché sussistano specifiche condizioni.

Nel caso in cui il lavoratore sia colpito da totale e permanente impossibilità di lavorare, egli ha l’opportunità di andare in pensione con soli 5 anni di versamenti contributivi. In questo caso, il soggetto interessato riceverebbe la cosiddetta pensione di inabilità.

Pensione con pochi anni di lavoro
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I soggetti che non possono lavorare a causa di una condizione di inabilità al lavoro (di tipo fisico o mentale) possono accedere alla pensione di inabilità.

Si tratta di una prestazione economica che l’Inps eroga in favore di soggetti, che risultino essere lavoratori autonomi o dipendenti.

Per accedere al suddetto trattamento pensionistico occorre che si verifichino specifiche condizioni. In particolare, è necessario che il soggetto interessato sia affetto da assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa.

Pensione con pochi anni di lavoro: la pensione di inabilità

La pensione di inabilità è un trattamento economico erogato dall’INPS, in favore di soggetti che non possono svolgere alcun tipo di attività lavorativa. La loro inabilità al lavoro deve essere legata a cause di infermità o difetto fisico o mentale.

La condizione del lavoratore che intende accedere alla pensione di inabilità deve essere valutata e accertata dalla commissione medico legale dell’Istituto previdenziale.

In ogni caso, l’erogazione non è automatica. È, dunque, necessario presentare una domanda all’INPS, che può essere inoltrata in via telematica accedendo all’area riservata con le credenziali digitali.

Dunque, per accedere alla pensione di inabilità occorre che tutti i requisiti previsti dalla normativa siano soddisfatti. Ci stiamo riferendo sia ai requisiti sanitari che a quelli amministrativi. Di fatto, affinché un soggetto possa accedere a tale prestazione economica occorre che sia un lavoratore dipendente, autonomo o iscritto alla gestione separata.

I lavoratori autonomi che hanno l’opportunità di ricevere il trattamento previdenziale devono appartenere alle seguenti categorie: artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri.

Affinché un soggetto possa accedere alla pensione di inabilità deve verificarsi l’assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi tipo di attività lavorativa, a causa di un’infermità fisica o mentale.

Tuttavia, il soggetto richiedente devi aver lavorato per almeno 5 anni. Pertanto, occorre aver versato contributi e assicurazione per almeno 260 settimane, di cui 156 nel quinquennio precedente alla data di presentazione della domanda.

Per raggiungere il requisito necessario ad accedere alla pensione di inabilità è possibile sfruttare anche il sistema della totalizzazione o il cumulo dei periodi assicurativi.

Il trattamento economico riconosciuto al richiedente può essere oggetto di integrazioni al trattamento minimo e alle maggiorazioni sociali previste dalla legge.

Come effettuare la domanda

Per effettuare la domanda di pensione di inabilità è necessario il soggetto non svolge alcun tipo di attività lavorativa. Pertanto, occorre procedere alla cancellazione dagli elenchi anagrafici degli operai agricoli e dagli elenchi di categoria dei lavoratori autonomi.

Per i liberi professionisti, invece, è necessaria la cancellazione dagli Albi professionali. Infine, è necessario che avvenga la rinuncia ai trattamenti a carico dell’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione ogni altro tipo di trattamento sostitutivo o integrativo della retribuzione.

La domanda di pensione di inabilità può essere eseguito inoltrando all’INPS il certificato medico, che attesti la condizione di impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa da parte della commissione medico legale dell’INPS.

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