In molti non lo sanno, ma è possibile percepire una pensione con 5, 15 o 0 anni di contributi versati. È necessario che sussistano specifici requisiti.
La riforma pensionistica attuale prevede il versamento di almeno 20 anni di contributi obbligatori e il raggiungimento di 67 anni di età. In alternativa, è disponibile il pensionamento anticipato ordinario grazie al quale è possibile anticipare il ritiro dal lavoro a 64 anni, purché siano avvenuti oltre 40 anni di versamenti contributivi.
Sembra praticamente impossibile accedere alla pensione con 5, 15 o 0 anni di contributi. Tuttavia, sono disponibili delle opzioni che hanno lo scopo di assecondare le esigenze di alcune categorie di cittadini.
In alcuni casi, non si tratta di vere e proprie pensioni, ma di indennità che hanno lo scopo di offrire un sostegno economico a persone che appartengono a categorie svantaggiate della popolazione.
Pensione con 5, 15 o 0 anni di contributi: facciamo chiarezza
Alcuni lavoratori hanno la possibilità di beneficiare degli scivoli pensionistici. Grazie ad essi si può accedere al pensionamento ben prima dei requisiti previsti per la pensione di vecchiaia.
I lavoratori precoci sono i contribuenti che hanno iniziato la propria carriera ancora minorenni. Per i contribuenti è possibile scegliere l’opzione Dini, ovvero una misura pensionistica che prevede la possibilità di ritirarsi dal lavoro con 15 anni di versamenti contributivi.
Però è necessario che siano stati versati diversi anni di contributi prima del 31 dicembre 1995. E almeno 5 anni di contributi a partire dal primo gennaio 1996.
In alternativa, è possibile sfruttare le cosiddette deroghe Amato. In questo modo, è possibile andare in pensione al raggiungimento dei 67 anni di età dopo aver versato 15 anni di contributi.
Tuttavia, per poter accedere a questa misura è necessario appartenere ad una determinata categoria di lavoratori che, alla fine del 1992, erano in possesso di specifici requisiti. In particolare, per accedere alla misura occorre che, entro la fine del 1992, il lavoratore avesse versato 15 anni di contributi a prescindere dal requisito anagrafico.
È anche prevista un’altra deroga che riguarda i cosiddetti lavoratori discontinui. In tal caso, è necessario aver versato il primo contributo almeno 25 anni prima della presentazione della domanda di pensionamento.
Inoltre occorre svolgere almeno 10 anni di lavoro coperti da contribuzione, per periodi di 52 settimane.