I periodi di permessi o congedo legge 104, sono coperti dai contributi figurativi, ma ci sono dei limiti da rispettare.
La Legge 104 tutela i lavoratori disabili e i caregiver (i lavoratori che assistono un familiare con handicap grave) con 3 giorni di permesso al mese. Inoltre, i lavoratori caregiver possono chiedere un congedo straordinario di due anni.
Sia il congedo che i permessi sono assenze lavorative retribuite che permettono di assistere il familiare grave. I permessi possono essere richiesti anche dai lavoratori disabili per l’assistenza personale.
Come ottenere i permessi e congedo Legge 104
Per ottenere i tre giorni di permesso è richiesto un verbale legge 104 ai sensi dell’articolo 3 comma 3 (handicap grave). La normativa precisa che l’handicap è considerato grave quando subentra la necessità di un’assistenza permanente e continua sia nella sfera individuale sia in quella relazionale.
La legge, tutela il lavoratore che assistere il familiare con handicap grave, con tre giorni di permesso al mese retribuiti e coperti da contribuzione figurativa. Se il familiare necessita di assistenza continua e permanente, il lavoratore può chiedere un congedo straordinario di due anni (frazionabile anche a giorni), retribuito e coperto da contribuzione figurativa.
I contributi versati in modalità figurativa dall’INPS sono validi ai fini della misura e del diritto alla pensione. Il congedo straordinario può essere richiesto una sola volta nell’arco della vita lavorativa, questo limite è complessivo per tutti gli aventi diritto che prestano assistenza, e per ogni persona con handicap grave.
Congedo straordinario legge 104: i limiti da non superare
Dal 2011 l’ammontare annuale delle retribuzioni e dei contributi, sono rivalutati in base all’indice ISTAT dei prezzi al consumo per famiglie, operai e impiegati. Pertanto, ogni anno gli importi coperti da contribuzione cambiano. Per il 2024, l’indice ISTAT è del 5,4%, la circolare INPS n. 21/2024 specifica il tetto massimo del congedo straordinario e contribuzione figurativa è pari a 56,586 euro (importo massimo giornaliero di 116,25 euro).
Inoltre, il lavoratore caregiver ha la possibilità di accedere al pensionamento anticipato tramite varie forme previste dal nostro sistema previdenziale. Molte di queste misure sono soggette a proroga annuale.
Nel 2024, i caregiver possono accedere all’ APE Sociale con 64 anni e 30 di contributi; alla Quota 41 con 41 anni di contributi a prescindere dall’età e 12 mesi di contribuzione versata prima del diciannovesimo anno di età. Questa misura è destinata ai lavoratori precoci. Infine, la pensione Opzione Donna che in base ai figli permette di anticipare la pensione con i requisiti maturati nel 2023, ed esattamente 61 anni di età e un’anzianità contributiva di 35 anni. Prevista una riduzione di un anno dell’età pensionabile per ogni figlio, con un limite massimo di due anni.