Per le casalinghe, le donne che non hanno mai lavorato e i caregiver quali possibilità ci sono per ricevere una pensione? I dettagli di seguito
Quali opzioni si possono considerare per quanto riguarda casalinghe, caregiver e donne senza contributi per quel che concerne la pensione e la possibilità di ricevere un assegno al mese: ecco di cosa si tratta.
È un tema che sta a cuore a molti, comprensibilmente, quello inerente la pensione e le casalinghe, le donne che non hanno svolto attività lavorativa, i caregiver.
Proprio per quanto riguarda tale discorso, non tutti sanno che vi è il Fondo Casalinghe, il “Fondo di Previdenza per le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari”, che riguarda donne e uomini che non hanno avuto modo di accumulare contributi, per gestire e prendersi cura delle persone conviventi.
Quando si parla di attività casalinghe si fa riferimento, come ben noto, ad un impegno gravoso ed impegnativo, che non dà giorni di ferie oppure di riposo, un impegno costante nel tempo. Può essere il caso di chi ci si ritrova per propria decisione, per necessità, o ancora per difficoltà nella ricerca di un lavoro. Sono varie le persone casalinghe oppure caregiver, per varie ragioni.
Non tutti però sanno che vi è la possibilità di ottenere una pensione mediante l’iscrizione al Fondo Casalinghe, una scelta che presenta dei vantaggi, ma ecco di seguito i dettagli al riguardo.
È un argomento dunque che può interessare a molti, quello inerente il Fondo Casalinghe, qui approfondito ulteriormente nel dettaglio riguardo requisiti, condizioni e importanti aspetti da sapere.
Come iscriversi al fondo casalinghe?
Come viene spiegato da Informazioneoggi.it, il primo passo da compiere ai fini dell’ottenimento della pensione in questo caso è proprio l’iscrizione a tale fondo, con la domanda che va fatta in via telematica mediante accesso a INPS.
Chi può iscriversi al fondo casalinghe?
Ad iscriversi, si legge, possono essere tutti quelli che non sono titolari di pensione oppure di lavoro retribuito, così come le lavoratrici part – time che non possono aver accesso alla pensione minima, In seguito alla richiesta, il soggetto interessato riceverà la domanda e potrà iniziare a versare i contributi.
Dopo cinque anni di contributi, vi sarà la possibilità di iniziare ad ottenere l’erogazione della pensione, la quale può rappresentare una alternativa a quella di invalidità, con invalidità accertata per ogni attività lavorativa, e quella di vecchiaia.
Fondo casalinghe, importi contributi e versamenti.
Per quanto concerne il contributo minimo mensile, Informazioneoggi.it spiega che è di 26€, con l’anno di contribuzione che si potrà avere con un versamento, all’incirca, pari a 310€. Occhio però a non restare al di sotto della soglia limite, poiché superato il periodo di maturazione, gli eventuali contributi insufficienti resteranno silenti e si perderanno.
Gli importi della pensione dipenderanno dagli importi dei versamenti. Si legge che, si stimano 1000€ al mese con 35 anni di contributi, in base al calcolo inerente il sistema contributivo, e tenendo conto della rivalutazione periodica dell’ISTAT circa il PIL.
Nel dettaglio, circa il calcolo: assegno pensione casalinghe = (montante contributivo * coefficiente di rivalutazione) / tredici (mensilità).
Inoltre, può essere anche utile sapere in quali determinati casi e, rispettando le condizioni previste, potrebbero arrivare assegni ed una rendita mensile dall’INAIL
Un’altra possibilità da poter prendere in considerazione, per coloro che non sono iscritte al Fondo Casalinghe, è rappresentata dalla pensione sociale, a cui si può accedere, pur in assenza di contributi, nel rispetto di determinate e specifiche condizioni.
Quali sono i requisiti per la pensione sociale?
In merito ai requisiti per accedere alla pensione sociale, questo sono: 67 anni di età, tanto uomini quanto donne; cittadinanza italiana, di un Paese europeo, con iscrizione all’anagrafe della città di residenza; cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo e residenza stabile e continuativa in Italia da almeno 10anni.
Limiti di reddito per la pensione sociale.
Riguardo tale punto, si legge su Informazioneoggi.it, occorre trovarsi in un stato di bisogno, con un reddito inferiore a quello stabilito di anno in anno.
Viene anche spiegato, circa l’importo pieno inerente la pensione sociale, che i soggetti beneficiari potranno avere 468€ per 13 mensilità, a cui si potrebbe aggiungere la pensione di cittadinanza, sino ad una cifra totale di 780€ al mese.
Qui sono indicati alcuni spunti e dettagli; in ogni caso è bene ed opportuno informarsi ed approfondire aspetti, tematiche e dettagli attraverso un confronto con esperti del campo e professionisti del settore, in modo tale da chiarire eventuali dubbi e sapere nel dettaglio misure, meccanismi, requisiti, condizioni e i diversi punti importi da conoscere a tal proposito.
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