Se la pensione aumenta in base alle multe auto, si è letteralmente nell’iperuranio del mondo fiscale: cosa comporta questa normativa?
Chi sono i destinatari? I pensionati possono dormire sonni sereni, perché finalmente alcuni di loro otterranno l’aumento tanto atteso. Ma a che prezzo? La pensione aumenta in base alle mute auto che si ricevono, ma non è proprio come sembra. Analisi dell’aggiornamento, con tanto di caso concreto per approfondire. La misura non è per chiunque!
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La pensione è una meta importante, ma come la stabilizzazione lavorativa, sta diventando un tasto dolente. È sempre più difficile conquistarne una stabile, figuriamoci che possa soddisfare le esigenze del momento. L’aumento del costo della vita è un danno per tutti, e non è facile farvi fronte quando la volatilità del sistema economico si dirige in quello che va definito come un “decrescendo finanziario”. Uno “scivolone”, per intenderci.
Ma la notizia è vera, la pensione aumenta in base alle multe auto: ma cosa significa? Si ha a che fare con un sistema che segue una ratio ben precisa, quella di “premiare”, ma chi? Chi trasgredisce la legge? Ecco che la faccenda si fa interessante.
Com’è possibile che la pensione aumenta in base alle multe ricevute?
È proprio con il paradosso che si cerca di spiegare la questione, ma come già ribadito: l’obiettivo è premiare una categoria specifica di lavoratori. Prendere una multa non sarà la fine del mondo, si paga e si perdono dei punti, ma non significa che si è dei delinquenti. Certo, chi li persegue, soprattutto coloro che acciuffano chi “ripete” i reati commessi, vanno valorizzati a modo.
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Sono proprio i vigili urbani del Comune di Roma a dover essere valorizzati per il servizio prestato, specie in un’area così densamente popolata. Si premiano proprio loro, più multe hanno emesso, maggiore sarà per loro la pensione! Non si esalta la “cattiveria”, anche perché svolgono solo il loro lavoro, ma quanto la produttività e la loro presenza sul territorio. Sono incentivi specie per chi ha prestato servizio di notte, nei festivi, e fuori dagli uffici, presidiando negli incroci più critici.
Il servizio notturno verrà pagato 80 euro, partendo già da una base di 60 euro, mentre il festivo da 30 sale a 40 euro. Ci sono incrementi anche per il servizio esterno, da differenziare in relazione alle aree, se più critiche o meno.
È un modo anche per intensificare la presenza di operatori sul territorio, garantendo il miglior servizio possibile alla cittadinanza. Si sottolinea insomma, che parte dei proventi derivanti delle multe, potrebbe essere usata per finanziare la loro pensione complementare. Infine, è anche un metodo per affrontare la carenza di personale, inserendo nuove risorse in vista del miglior trattamento al quale verranno sottoposti.