La crisi economica ha investito i lavoratori e molti si sono trovati senza lavoro e con un’età vicina alla pensione.
Il quesito che esaminiamo oggi, riguarda un lavoratore che ha perso il lavoro e vorrebbe accedere alla pensione anticipata, ma non può farlo perché non raggiunge il requisito contributivo. Analizziamo cosa si può fare in questi casi.
Il quesito del Lettore: “La ditta dove lavoro cesserà l’attività tra pochi mesi o mi mancano tre anni per il diritto alla pensione anticipata, se dopo il periodo di disoccupazione Naspi, non dovresti trovare lavoro avrei la possibilità di proseguire i versamenti volontariamente? Quanto costerebbe?”
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In pensione anticipata e contributi mancanti
La risposta e positiva. Se non si riesce a trovare lavoro dopo l’indennità naspi, l’unica possibilità per raggiungere il requisito contributivo richiesto per la pensione anticipata e quella di proseguire volontariamente la contribuzione.
L’importo da versare per ogni anno è di circa 1/3 della retribuzione lorda percepita negli ultimi 12 mesi di attività da lavoro dipendente. In linea generale, la prosecuzione volontaria avrebbe dei costi pari al 33% dell’ultima retribuzione annua fino a 47.332 euro, e del 34% per la fascia dire retribuzione eccedente tale soglia.
Si rende necessario precisare che la prosecuzione volontaria è possibile solo se non si è coperti da altra forma pensionistica obbligatoria. Pertanto, l’eventuale svolgimento di una qualsiasi attività lavorativa precluderebbe la possibilità di proseguire il pagamento volontario dei contributi, anche se i compensi per tali attività dovessero comportare i versamenti alla gestione separata INPS ho in altre gestioni.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.