La pensione anticipata rappresenta un’opportunità, che permette di ritirarsi dal lavoro prima dell’età ordinaria, ovvero 67 anni.
Il sogno di molti lavoratori è quello di poter anticipare il ritiro dal lavoro, godendosi la meritata pensione. L’attuale riforma pensionistica italiana prevede che per poter andare in pensione occorre avere 67 anni di età. Tuttavia, esistono diverse misure che concedono l’opportunità di andare in pensione anticipata, in presenza di particolari condizioni.
Attualmente esistono diverse tipologie di pensionamento anticipato, per questo motivo spesso i lavoratori, che sono prossimi al ritiro dal lavoro, fanno fatica a scegliere la soluzione più adatta alle loro esigenze.
Uno dei metodi per anticipare il ritiro dal mondo del lavoro riguarda la pensione anticipata contributiva. Tale sistema non è mai preso in considerazione, poiché risulta essere piuttosto restrittivo e permettere l’accesso solo a pochi lavoratori.
Scopriamo di cosa si tratta e quali sono le condizioni per poter sfruttare quest’opportunità.
Pensione anticipata: il pensionamento contributivo
La pensione anticipata contributiva permette di ritirarsi dal lavoro con 64 anni di età e 20 anni di versamenti contributivi obbligatori. La misura è regolata dall’articolo 24 del decreto legge numero 1 del 2011.
Nel suddetto articolo si legge chiaramente che, possono accedere alla pensione anticipata contributiva solo coloro che hanno maturato un assegno pensionistico pari o superiore a 2,8 volte l’assegno sociale.
Questo tipo di pensione anticipata rientra nel sistema del calcolo contributivo puro e prevede alcune condizioni specifiche:
- Il lavoratore non deve aver versato contributi al 31 dicembre 1995;
- Il primo versamento contributivo deve essere avvenuto a partire dal primo gennaio 1996;
- Avere un’anzianità inferiore a 18 anni al 31 dicembre, fruttando l’opzione della gestione separata;
- Aver versato almeno 15 anni di contributi di cui 5 entro il 31 dicembre 1995.
Contributi e vincolo di età
La misura del pensionamento anticipato è stato reso operativo dalla riforma Fornero. Essa prende in considerazione il fattore temporale in cui contributi sono stati versati. L’assegno, dunque, avviene calcolato tramite l’utilizzo di un sistema misto di tipo sia retributivo che contributivo.
In questo modo, è possibile, fino a 2026, aver acceso al pensionamento anticipato solo con il requisito contributivo senza prendere in considerazione il limite d’età.
La misura è accessibile sia ai lavoratori del settore pubblico che ai lavoratori del settore privato e gli autonomi.
Tuttavia, coloro che intendono beneficiare della pensione anticipata dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti contributivi ovvero:
- Aver effettuato versamenti obbligatori per 42 anni e 10 mesi, per gli uomini;
- Aver versato i contributi per 41 anni e 10 mesi, per le donne.
In base a quanto stabilito dal decreto numero 4 del 2019, i requisiti appena descritti sono bloccati fino al 2026.