Pensione anticipata donne: ecco tutte le opzioni disponibili per uscire prima dal lavoro

Numerose sono le possibilità per le donne lavoratrici di ottenere il pensionamento anticipato: ecco quali sono e come fare per avere il via alla pensione anticipata.

La pensione anticipata è una grande opportunità per tutti i lavoratori che, dopo aver raggiunto il numero di contributi richiesti, possono uscire in anticipo dal mondo del lavoro e godersi una terza età in piena serenità. Abbiamo già visto nel dettaglio tutti i benefici offerti da Quota 100, Quota 101 e Quota 102.

donne lavoratrici pensione

Quello che, però, non tutti sanno è che ci sono delle ulteriori misure riservate esclusivamente alle donne lavoratrici che permettono l’accesso alla pensione anticipata. Ecco quali sono, tutti i dettagli ad esse correlate e come ottenerle.

Pensione anticipata Opzione donna: nuovi requisiti e istruzioni INPS

Come ottenere la pensione anticipata per le donne lavoratrici: le opzioni tra cui scegliere sono numerose

Le donne lavoratrici che hanno raggiunto un determinato ammontare di anni contribuitivi stabilito da Legge, possono ottenere un trattamento di pensione anticipata utilizzando le varie opzioni messe in piazza dal Governo. Senza dubbio, una delle più vantaggiose e utilizzate risulta essere “Opzione Donna”.

Questo trattamento pensionistico viene erogato sia a favore delle lavoratrici dipendenti che di quelle autonome. Inoltre, esse conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico una volta trascorsi 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti. Tale limite temporale sale a 18 mesi nel caso in cui si tratti di una lavoratrice autonoma.

Per quanto riguarda i requisiti di accesso ad Opzione Donna vi sono:

  • Età anagrafica superiore ai 58 anni per le lavoratrici dipendenti e 59 anni per quelle autonome;
  • Maturazione di un minimo di 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2021.

L’assegno previdenziale che si riceverà con questo trattamento pensionistico andrà calcolato secondo le regole del sistema contributivo. In particolare, bisognerà individuare il montante individuale dei contributi. Tale cifra si otterrà dopo una lunga serie di calcoli che prevedono l’individuazione di una base imponibile annua, il calcolo dell’ammontare dei contributi di ciascun anno e, infine, la somma dell’ammontare dei contributi di ciascun anno.

Tuttavia, Opzione Donna non è l’unico trattamento previdenziale che prevede il pensionamento anticipato. Eccone un altro.

Ape sociale: tutte le informazioni riguardanti questo trattamento pensionistico

La cosiddetta “Ape Sociale” permette uno sconto anche alle lavoratrici donne che, usufruendo di tale opzione, possono ottenere la pensione anticipata. Essa consiste in un’indennità a carico dello Stato ed erogata dall’Inps a soggetti che versano in determinate condizioni lavorative e anagrafiche.

Pensione APE Sociale: l’INPS pubblica le istruzioni per fare domanda

In particolare, gli stringenti requisiti d’accesso sono:

  • Aver compiuto almeno 63 anni;
  • Non essere titolari di ulteriore pensione in Italia o all’estero;
  • Essere iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti;
  • Essere al momento disoccupati;
  • Assistere un coniuge o parente di primo grado convivente con handicap;
  • Avere una riduzione della capacità lavorativa;
  • Essere lavoratori dipendenti in possesso di almeno 36 anni di contributi e aver svolto da almeno sette anni negli ultimi dieci una o più attività gravose.

Per quanto riguarda le donne, inoltre, i requisiti contributivi sono ridotti di 12 mesi per ogni figlio per un massimo di 2 anni di riduzione.
L’indennità con Ape Sociale ammonta all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione qualora essa sia inferiore di 1500 euro. Nel caso in cui, invece, l’ammontare sia pari o maggiore a questo importo, si riceveranno 1500 euro.

Questo trattamento, infine, cessa al momento del decesso e non è reversibile né al coniuge né ai figli.

Gestione cookie