Pensione anticipata 67+25: la formula che piace e conviene, come funziona

La corrente formula della pensione anticipata è un successo: piace a tutti? Certo, favorisce l’accesso a dei pagamenti più che convenienti!

Oggigiorno andare in pensione sembra un sogno, ma con le ultime novità quella anticipata appare la strategia migliore per finalizzare l’obiettivo tanto desiderato. Versare contributi, anni di lavoro, età, cosa bisogna avere per consolidare il sogno dei lavoratori più maturi? Le novità stravolgono in parte le conoscenze correnti. Poiché se il principale pensiero è che non si riesca mai ad ottenere risultati soddisfacenti, adesso diviene essenziale riconoscere che invece la situazione può volgere a favore dei cittadini. Allora, cosa serve?

Pensione anticipata chi può accedervi
Sistema pensionistico a favore dei contribuenti: cosa sapere (@Canva)- Trading.it

A farsi portavoce della news è il Centro Studi Ricerche Itinerari Previdenziali, ma per l’enunciazione in questione è bene fare i dovuti chiarimenti. Infatti, il tema pensione è da sempre uno dei più scottanti. Complice la necessità di attuare una riforma che modifichi il sistema già bloccato in passato dalla Legge Fornero, e favorire il ricambio generazionale sul posto di lavoro.

Il più grande problema al momento, è proprio il fatto che non vi sono le risorse economiche per far fronte ad un cambiamento di tale portata. Di conseguenza, ci sono diverse modalità che permettono di conseguire e perseguire il fine. Terminare la propria carriera lavorativa con “le giuste e dovute garanzie”, è ciò che c’è di più naturale e comune nei Paesi civilizzati. Il punto è che qui non si parla tanto di “mancanza di un assetto normativo”, ma quanto di blocchi, incongruenze, ed un sistema che non riesce a sbocciare rispetto i tempi accelerati della società contemporanea.

La proposta è protagonista della Manovra finanziaria prevista nel 2025, a parlarne è Alberto Brambilla, presidente del Centro sopracitato, e Antonietta Mundo nelle vesti di membro del Comitato Tecnico Scientifico dello stesso ente.

Il miglior modo per avere la pensione anticipata, è un successo per tutti!

Pensione anticipata, è una realtà, o un sogno irrealizzabile? Di incongruenze l’Italia ne sta vivendo abbastanza e in molteplici ambiti. È un momento di cambiamento, ma senza ombra di dubbio, portarlo a termine è tutto, meno che facile. Non basta rimboccarsi le maniche sul posto di lavoro. Si può andare in pensione con la formula 67+25, ma ci sono oltre che dei requisiti specifici da soddisfare, delle importanti limitazioni che potrebbero far storcere il naso ad una categoria specifica di contribuenti.

Il miglior metodo per ottenere la pensione anticipata
Sistema pensionistico a favore dei contribuenti: cosa sapere (@Canva)- Trading.it

Per ottimizzare la pensione di vecchiaia bisogna aver versato 20 anni di contributi ed avere 67 anni. Ma c’è anche la possibilità di non considerare l’età, ed avere 42,10 mesi di contributi per gli uomini, e 41 per le donne. Si tratta di metodologie differenti per consolidare la pensione, ma non sono favorevoli per tutti. La nuova formula potrebbe “svecchiare” dando un’accelerata, al sistema corrente. Infatti, permetterebbe dai 62-63 anni, 4 anni prima circa, di andare in pensione, ma con un versamento di 25 anni di contributi. Appunto, diminuisce l’età, ma aumenta il secondo aspetto.

A chi conviene? Si presenta il vincolo assente nell’ultima Legge di Bilancio, quello di avere un importo pari ad almeno 1,5 volte l’assegno sociale. Si può andare anche dopo i 67 anni, ma la formula, unita a quest’ultima condizione, cercano di trovare le migliori modalità per concretizzare la situazione “arida” economicamente parlando, per le finanze Statali.

A sostenere questa novità è un ente come il CNEL, sigla che indica Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. Questo afferma che aumentando gli anni di contributi si possa attuare quella mossa che allevia “le falle del sistema”. Invece l’UPB, cioè l’Ufficio Parlamentare per il Bilancio, ritiene che bisogna attuare proprio una variazione sui requisiti, cercando di renderli molto più flessibili, e alleggerire una volta per tutte la struttura di un apparato pensionistico duro ad evolversi. Ne sono piena dimostrazione tutte le criticità vissute. Il tutto però, a favore di un ricalcolo del valore delle pensioni, su contributi ed assegni da versare.

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