Hai mai pensato che i debiti fiscali possano mettere in pericolo la tua pensione? Molti ignorano che l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha il potere di bloccare o ridurre l’assegno pensionistico per recuperare le somme dovute.
E se fosse il tuo caso? Cosa puoi fare per evitare brutte sorprese? Faremo degli esempi pratici per rendere l’argomento e l’esposizione nel modo più semplice possibile.
Lorenzo, Cristina e Massimo si sono trovati in situazioni molto diverse ma con un problema comune: cartelle esattoriali pendenti e il timore che la loro pensione potesse subire delle conseguenze. Chi per una vecchia multa mai saldata, chi per imposte arretrate o contributi non versati all’INPS, tutti hanno dovuto affrontare la realtà di una possibile trattenuta sulla pensione. Ma esiste una soluzione? Continuiamo a leggere.
Le cartelle esattoriali vengono emesse dall’Agenzia delle Entrate Riscossione per riscuotere tributi non pagati, come IMU, TARI, IRPEF o multe stradali. Ma non sempre queste incidono sulla pensione. Se, però, il debito riguarda i contributi previdenziali INPS, la situazione cambia radicalmente.
Lorenzo, un ex commerciante, aveva smesso di versare i contributi negli ultimi anni di attività. Quando ha chiesto la pensione di vecchiaia, ha scoperto che gli mancava un anno di contributi per raggiungere il minimo richiesto. Il suo debito risultava in una cartella esattoriale e, finché non l’avesse saldata, non avrebbe potuto ricevere la pensione. Alla fine, ha dovuto pagare gli arretrati per sbloccare la sua posizione.
Se invece sei già pensionato, come Cristina, l’Agenzia delle Entrate può chiedere all’INPS di trattenere una parte del tuo assegno per coprire il debito. Cristina, ex impiegata pubblica, si è vista decurtare il pignoramento della pensione ogni mese a causa di vecchie imposte non versate. Fortunatamente, ha potuto rateizzare il debito e ridurre l’importo della trattenuta.
Se temi che le cartelle esattoriali possano interferire con la tua pensione, ci sono diverse soluzioni per metterti al sicuro:
Verifica la tua posizione contributiva: accedi al sito dell’INPS per controllare se hai versato tutti i contributi necessari per ottenere la pensione.
Saldare o rateizzare i debiti: se hai cartelle esattoriali legate ai contributi, puoi pagarle per evitare problemi con la pensione. Anche la rottamazione delle cartelle può essere un’opzione utile.
Evitare il pignoramento: se sei già pensionato e ricevi una notifica di pignoramento, puoi tentare un accordo con l’Agenzia delle Entrate per ridurre l’impatto sulla tua pensione.
Massimo, ad esempio, si è trovato con una pensione ridotta per un pignoramento. Ha scoperto però che, completando il pagamento del suo debito previdenziale, poteva chiedere un ricalcolo della pensione e ottenere un assegno più alto. Dopo aver saldato tutto, ha presentato la domanda all’INPS e oggi riceve una pensione piena.
Avere cartelle esattoriali non significa necessariamente perdere la pensione, ma è essenziale agire in tempo.
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