Chi sogna la pensione potrà vederla realizzarsi nel 2025. La promessa è stata mantenuta
Dopo aver trascorso decine d’anni a lavorare, la pensione è un traguardo che fa sognare chiunque. Quando si ottiene il tanto atteso pensionamento, infatti, si ritorna ad essere padroni del proprio tempo e finalmente si può ricominciare ad investirlo nelle attività che più si amano, quindi si possono riprendere in mano quegli hobby lasciati a lungo in sospeso. C’è poi chi sogna di avere più tempo da dedicare alla famiglia, magari ai nipotini: insomma, la pensione è quasi per tutti un momento felice.
Per potervi accedere, però, è necessario rispettare tutta una serie di requisiti sempre più stringenti: poiché l’età media del nostro Stato sta aumentando anno dopo anno e ci sono sempre più pensionati, gli enti di previdenza sociale necessitano di sempre più fondi per riuscire a pagare le pensioni a tutti e quindi è indispensabile che tutti lavorino più a lungo, così che continuino a versare i contributi e si possano pagare le pensioni a chi ne ha diritto. Nel 2025, però, potrebbe esserci una svolta.
In pensione a 64 anni nel 2025: la grande novità
Nel 2025, quindi tra pochissime settimane, chi lo vorrà potrà provare ad andare in pensione con il solo requisito dei 64 anni. A parlarne è la Legge di Bilancio che, sebbene non ancora approvata ufficialmente, sta già facendo emergere alcune novità in merito al tema previdenziale. Chi credeva di dover attendere il 2028 a causa dell’età, poiché solo in quell’anno avrebbe compiuto i tanto attesi 67 anni, potrebbe riuscire a godere dell’anticipo di 3 anni e quindi accedervi l’anno prossimo. C’è però un altro requisito da rispettare: bisogna aver iniziato a lavorare e quindi a versare i contributi dopo il 31 dicembre 1995 e, cioè, con il sistema contributivo.
Bastano quindi 64 anni d’età e 20 anni di contributi versati per ottenere la pensione anticipata contributiva, purché però l’importo del cedolino INPS non sia inferiore a tre volte l’importo dell’assegno sociale in vigore l’anno prossimo. In merito a questo punto, per le lavoratrici che hanno avuto un figlio c’è da considerare che questo limite è ancora più ampio poiché l’importo della minima da raggiungere scende a 2.8 volte l’importo dell’assegno sociale. Se, invece, si ha avuto più di 2 figli, si scende ulteriormente a 2,6 volte.
Nel caso in cui, nel 2025, si rispetti il requisito anagrafico ma non si abbia ancora 20 anni di contributi versati, si può comunque andare in pensione anticipata contributiva completando la propria contribuzione mediante il riempimento dei periodi di vuoto.