Ci sono categorie di lavoratori che possono anticipare i tempi del pensionamento addirittura a 58 anni. Sono categorie militari e forze dell’ordine ma anche lavoratrici dipendenti e/o autonome. Vediamo come.
Le forze militari devono avere almeno 58 anni e aver versato 35 anni di contributi. Il loro sistema pensionistico infatti gli permette di anticipare le date di pensione se hanno versato tutti i contributi indipendentemente dall’età anagrafica. In tal caso bastano 41 anni di contributi dichiarati.
Pensione anticipata anche alle donne lavoratrici
I militari non sono le uniche categorie che anticipano la pensione: anche le donne lavoratrici che hanno maturato 35 anni di contributi e che lavorano nella pubblica amministrazione o nel privato e hanno un’età compresa tra 58, 59 anni, possono presentare la domanda per il pensionamento che avviene dopo un anno dalla stessa e per tempi che vanno da 12 mesi a 18 dalla maturazione dei requisiti.
Ecco alcune precisazioni su opzione donna
Vediamo quali sono le eccezioni al sistema pensione. Se nel nostro ordinamento pensionistico le donne posso anticipare l’età della pensione con le dovute richieste di calcoli contributivi è anche vero che solo poche hanno questa possibilità e sono appunto coloro che hanno un lavoro dipendente da privati o autonomo (la cosiddetta opzione donna riportata dalla legge Fornero) e i calcoli non devono essere computabili su periodi di aspettativa, malattia e disoccupazione.
Nella legge Fornero sono riportate alcune caratteristiche tra le quali avere maturato 35 anni di contributi e avere almeno 58 anni. Per le lavoratrici autonome invece, bastano 59 anni e 35 di contributi, la differenza è minima. Facciamo un esempio una lavoratrice indipendente che ha compiuto 58 anni entro il 31 dicembre 2021 e che ha versato 35 anni di contributi è in regola per la domanda di pensionamento mentre per la lavoratrice autonoma con pari anni di contributi versati dovrà aspettare un anno in più e dunque presentare domanda a 59 anni. Infine i tempi di attesa sono, con esattezza, dai 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonome.