Andare in pensione prima dei 60 anni presentando alcune patologie è possibile. Attenzione, però, ad inviare per tempo la domanda all’INPS.
I soggetti che soffrono di specifiche malattie possono inoltrare domanda all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale per andare in pensione anticipatamente. Scopriamo i dettagli e le tempistiche da rispettare.
Uscire dal mondo del lavoro prima del raggiungimento della pensione di vecchiaia è un’opzione da considerare se si soffre di particolari patologie. In presenza di determinati quadri clinici, infatti, è possibile richiedere ed ottenere agevolazioni sul piano previdenziale. In questo modo, i lavoratori dipendenti potranno accedere alla pensione prima dei 60 anni ma oltre alla soddisfazione dei requisiti occorrerà prestare attenzione alla tempistica prevista dall’INPS per l’inoltro della domanda.
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Pensione prima dei 60 anni, i requisiti
Pur essendo ancora in età non troppo avanzata, è possibile che insorgano delle problematiche di salute rilevanti che non consentono di svolgere il proprio lavoro serenamente. Alcune patologie compromettono le funzionalità legate allo svolgimento delle normali attività quotidiane, lavorative e non. In questi casi, il lavoratore dipendente può richiedere l’accesso ad agevolazioni e soluzioni previdenziali ed uscire anticipatamente dal mondo del lavoro.
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Ad oggi, per raggiungere la pensione di vecchiaia occorre avere 67 anni e 20 anni di contributi alle spalle. I lavoratori con invalidità, però, possono ottenere una riduzione del montante contributivo riuscendo ad uscire dal mondo del lavoro cinque anni prima del previsto. Requisito fondamentale è la presenza di una patologia o menomazione che riduce di un terzo la capacità lavorativa. Se tale condizione dovesse essere soddisfatta si potrebbe andare in pensione anticipata agevolata. La percentuale minima di invalidità presentata deve essere dell’80%.
Chi può andare in pensione anticipata agevolata
I cittadini con invalidità superiore all’80% possono richiedere l’uscita anticipata agevolata a 61 anni per gli uomini e 56 anni per la donne. Se il lavoratore è non vedente, poi, sarà possibile ridurre ulteriormente l’età anagrafica e raggiungere la pensione ancora prima dei 60 anni. Lo stato di disabilità dovrà essere accertato dall’INPS. L’iter da seguire prevede una prima certificazione da parte del medico di base con conseguente segnalazione dell’handicap all’Istituto Nazionale della previdenza Sociale. La persona invalida dovrà, poi, sottoporsi ad un’ulteriore visita predisposta dall’ente con una commissione di medici che accerteranno la percentuale di invalidità.
Una volta accertata la legittimità della richiesta di uscita anticipata dal mondo del lavoro, il lavoratore dovrà attendere un arco temporale di massimo un anno prima di andare in pensione.