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Economia e Finanza

In pensione a 56 anni e 20 di contributi: in quali casi e condizioni si può

Nel rispetto di specifiche condizioni, in alcuni casi si può andare in pensione a 56 anni e venti di contributi: ecco i dettagli al riguardo

Il tema pensione è sempre di grande rilevanza e rappresenta un elemento centrale per moltissimi: è possibile, qualora si rispettassero determinati e specifici condizioni, poter aver accesso alla pensione a cinquantasei anni e venti di contributi? Ecco i casi, dettagli e aspetti da sapere.

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L’accesso al pensionamento è tra gli obiettivi e gli elementi di maggior interesse per moltissimi, anche considerando che pur con le varie misure previdenziali esistenti, l’accesso stesso talvolta non è semplice. Allo stesso modo, anche in chiave futura da più parti emergono alcune perplessità, considerando l’attuala situazione e le nuove elezioni alle porte.

Insomma, tanti gli aspetti da considerare ma come spiega Investireoggi.it, lasciare in via anticipata l’attività lavorativa si lega a possibilità le quali non sono rare. Ma non sempre semplice, in ottica requisiti.

In sostanza, i limiti a cui badare attualmente sono in particolare due e riguardano la questione età pensionabile a sessantasette anni. E la soglia minima circa i contributi versati. A vent’anni. Questi, gli aspetti minimi legati alla pensione di vecchiaia ordinaria.

Tuttavia, si legge, con 20anni di contributi, vi è anche chi potrebbe aver modo di anticipare l’accesso al pensionamento di alcuni anni. Anche, si legge al riguardo, a cinquantasei anni, purché però con invalidità ad almeno l’ottanta per cento.

Pensione, a cinquantasei anni soltanto nel rispetto di specifiche condizioni e altri dettagli al riguardo

Un tema dunque che desta sempre grande attenzione, quello inerente, in generale, la pensione, e a tal riguardo non tutti sanno della nuova piattaforma INPS con gestione pensioni più semplice e veloce per dipendenti pubblici: ecco i dettagli.

Tornando alla questione in oggetto, come detto approfondito da Investireoggi.it, si legge di un caso circa una donna che a breve compirà cinquantasette anni e che ha versato vent’anni di contributi. La suddetta di recente ha visto riconoscersi l’invalidità all’ottanta per cento. Da parte della Commissione medicina per l’invalidità civile delle ASL e si domanda se tale percentuale in questione possa darle il diritto al pensionamento. Gia a cinquantasei anni.

La pensione di vecchiaia anticipata con invalidità pensionabile  riguarda una misura tra quelle maggiorente vantaggiose. In merito all’età da pensione. Poiché consente alle donne di lasciare il lavoro dai cinquantasei anni. Mentre, per quanto concerne gli uomini, invece, è sessantuno anni.

Dal punto di vista dell’età e dei contributi, vi sarebbero i requisiti rispettati per l’accesso a tale misura. Tuttavia, si legge che vari sono gli aspetti da considerare quando si parla di misure e pensione anticipata. Al riguardo, quando si parla di invalidità pensionabile, si fa riferimento all’invalidità certificata. Da parte delle competente commissione mediche di INPS. E non ASL, viene spiegato.

L’eventuale invalidità all’ottanta percento dunque ha bisogno di un altro passaggio, dev’esser riconosciuta  dalle commissione mediche di INPS.

Un tema che va poi rimarcato riguarda la differenza che si pone tra invalidità civile e quella pensionabile. Nel primo caso, inerente le ASL, fa riferimento alla riduzione generica. In merito alla capacità di svolgere attività lavorativa. E dunque prescinde da mansioni. Così come da lavoro ed attitudini del soggetto invalido. Viene spiegato che l’invalidità utile. Per tale misura. é maggiormente specifica dal momento che si lega strettamente ai lavori fatti in precedenza dal soggetto. Alle mansioni. E in particolar modo alle attitudini dello stesso.

Al riguardo, l’invalidità pensionabile è maggiormente specifica. In confronto alla civile. E cambia in base al settore di lavoro. Ciò proprio in ragione del fatto che si lega al lavoro svolto. La riduzione della capacità circa il lavoro non può essere la medesima. Ad esempio. Per un lavoratore edile al confronto di un impiegato di banca. Per fare un esempio.

Quella pensionabile è vuole al riconoscimento per quanto concerne talune prestazioni previdenziali. Come nel caso delle pensioni di inabilità al lavoro. Oppure l’assegno originario di invalidità.

Questi, alcuni dettagli in merito. Ad ogni modo è opportuno ed è bene informarsi ed approfondire temi ed elementi, per saperne di più e per il chiarimento di eventuali dubbi in merito, anche tramite confronti con soggetti competenti in materia.

Dario Quattro

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