In pensione a 55 anni è possibile non è una fake news: si può fare domanda fin da subito

Si parla tanto del pensionamento anticipato e molti credono che andare in pensione a 55 anni è una fake news, ma non è così, uscire a 55 anni di età è una realtà.

In pensione a 55 anni è possibile non è una fake news
In pensione a 55 anni è possibile non è una fake news

In pensione a 55 anni di età, non è una misura accessibile a tutti e presenta dei requisiti stringenti, ma esiste anche la possibilità di accedere a 55 anni solo con i contributi maturati. Ma andiamo per ordine e cerchiamo di capire come uscire dal lavoro a 55 anni di età e quali sono le possibilità e i requisiti richiesti.

In pensione a 55 anni è possibile non è una fake news, si può fare domanda fin da subito

L’età pensionabile con l’andar del tempo è aumentata nel tempo, inoltre con l’ingresso della riforma Fornero, è adeguata alla speranza di vita, quindi, cresce nel tempo. Ma esistono varie forme pensionistiche che permettono di accedere alla pensione in anticipo, anche a 55 anni di età. Analizziamo tutte le possibilità e i requisiti richiesti, partendo dalla pensione di invalidità che permette l’accesso alle donne a 56 anni e gli uomini a 61 anni.

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Pensione di invalidità e di inabilità

Si tratta di una prestazione economica erogata dall’INPS e prevede un assegno di invalidità con un minimo di cinque anni di contributi, di cui tre anni accreditati nell’ultimo triennio, La percentuale invalidante richiesta per l’erogazione dell’assegno è di circa il 67%. Inoltre, per accedere a tale beneficio, è necessario che si tratti di un’invalidità specifica che infici le attitudini del richiedente, quindi, la semplice invalidità civile non è sufficiente.

Poi, la pensione di invalidità ordinaria che prevede lo stesso requisito dell’assegno ordinario di invalidità. Infine, la pensione di inabilità per i lavoratori del pubblico impiego per inabilità alle mansioni o a proficuo lavoro con specifici requisiti e con la valutazione di una commissione medica.

Queste sono prestazione economiche diverse della pensione di vecchiaia anticipata che permette il pensionamento a 56 anni per le donne e 61 anni per gli uomini, che hanno una percentuale invalidante minima dell’80%. Inoltre, devono essere in possesso di almeno 20 anni di contributi. Il requisito si riduce a 15 anni per i non vedenti. Prevista una finestra di dodici mesi dalla maturazione dei requisiti richiesti per il pensionamento. Questa deroga è riconosciuta solo ai dipendenti del settore privato.

Pensione con Quota 41

Possono uscire dal lavoro anche all’età di 55 anni i lavoratori che hanno maturato un anno di contributi prima dei 19 anni e hanno perfezionato un’anzianità contributiva di 41 anni. Inoltre, si devono trovare in una delle seguenti tutele: lavoro usurante o  gravoso, caregiver, disoccupato o invalido al 74%. Questa misura consente di uscire dal lavoro a prescindere dall’età anagrafica. Quindi, anche a 55 anni di età, ma rimane una misura molto vincolante e di difficile accesso per i tanti requisiti richiesti. Prevista una finestra di tre mesi dal perfezionamento dei requisiti. Sono valide nel cumulo contributivo anche le maggiorazioni. Legge 104 e maggiorazione, perché non la prendono tutti? La risposta che non ti aspetti

Pensione anticipata

La pensione anticipata ordinaria permette l’accesso al pensionamento solo con i contributi a prescindere dall’età anagrafica. In effetti, prevede un requisito contributivo di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Inoltre, prevista una finestra di tre mesi dalla maturazione del requisito. Quindi, è possibile uscire anche a 55 anni di età se ad esempio si inizia a lavorare a 13/14 anni.

Isopensione e contratto di espansione

Poi esistono altre possibilità che permettono l’uscita sette anni prima dell’età anagrafica, si tratta del contratto  di espansione, che permette di ottenere un assegno fino al perfezionamento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Il contratto di espansione prevede una distanza dall’età pensionabile di cinque anni. Questi contratti prevedono degli accordi con aziende, e riguarda procedure complesse per la gestione di esuberi aziendali. Inoltre, non possono accedere tutte le aziende. Tuttavia, nella prossima Legge di Bilancio (attualmente al Parlamento) il contratto di espansione è reso accessibile anche ad aziende con un livello occupazionale basso.

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