Pensione 2025: incrementa fino a raggiungere quasi l’ultimo stipendio, come funziona la novità

Novità in merito alla pensione 2025. L’assegno incrementerà fino a raggiungere la soglia dell’ultimo stipendio preso: ecco che cosa sapere a riguardo. 

Un argomento caldo continua a essere quello del sistema previdenziale italiano, tema centrale a livello politico, ma non solo. Nel nostro paese ci sono più di 16 milioni di pensionati, secondo quanto rilevato dall’Istat, che percepiscono circa 23 milioni di euro complessivamente.

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Pensione 2025: incrementa fino a raggiungere quasi l’ultimo stipendio: come funziona la novità – trading.it

Tuttavia, spesso risulta complicato il passaggio dal lavoro retribuito alla pensione in quanto in genere si verifica una riduzione notevole delle entrate mensili, visto che lo stipendio è spesso più alto dell’assegno pensionistico. Come in molti sanno, la pensione viene calcolata con il metodo contributivo, per questo la somma è inferiore.

Coloro che però andranno in pensione nel 2025 avranno delle condizioni più vantaggiose in merito alle modalità di conversione dal netto al lordo. Detto ciò, sono in tanti a chiedersi come ottenere la stessa cifra dell’ultimo stipendio nella pensione. In tal senso, ci sono delle informazioni da conoscere per arrivare preparati e non farsi sorprendere.

Pensione 2025, come ottenere la stessa cifra dello stipendio

In via generale, la cosa più importante da sapere è che per avere una pensione che sia uguale o simile all’ultimo stipendio bisogna avere alle spalle molti anni di lavoro, e quindi molti contributi versati allo Stato. Anche se spesso questa condizione non basta per avere un assegno che si avvicini al salario.

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Pensione 2025, come ottenere la stessa cifra dello stipendio – trading.it

Se un lavoratore va in pensione con uno stipendio di 2.500 euro lordi, non è detto che questa cifra sia rimasta immutata nel tempo, anzi. Probabilmente all’inizio carriera sia stata decisamente più bassa. Dunque, è bene considerare una media di 2.000 euro al mese, quindi 26.000 euro l’anno.

Considerando una media di 8.580 euro di contributi maturati all’anno e un pensionamento a 67 anni, nemmeno lavorando 40 anni si arriva a ottenere una cifra uguale allo stipendio percepito. Si arriverebbe a una pensione netta di circa 1.370 euro al massimo, ma non di più. Per questo è molto complicato percepire una pensione uguale allo stipendio.

Questo soprattutto se la carriera professionale è stata caratterizzata negli anni da una crescita costante. L’unico modo per aumentare l’importo è ritardare l’accesso alla pensione, quindi magari si potrebbe optare di andare a 70 anni. Anche in questo caso, però, non si arriverebbe a una pensione uguale allo stipendio, ma ci si fermerebbe a 1.450 euro al mese.

In pratica, quindi, quando la pensione si calcola solo ed esclusivamente con il sistema contributivo, è molto complicato avere un importo uguale a quello dell’ultimo stipendio, quasi impossibile. Tranne nel caso in cui per tutta la carriera si sia percepito un compenso costante.

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