Sai che un’assenza prolungata dall’Italia potrebbe farti perdere il diritto all’ Assegno Sociale? Molti pensionati non lo sanno e rischiano di dover restituire somme già percepite. Ma quali sono le regole esatte? E soprattutto, come evitare problemi con l’INPS?
Se anche tu ricevi l’Assegno Sociale o conosci qualcuno che lo percepisce, questa guida ti aiuterà a evitare brutte sorprese e a capire cosa fare per non perdere il beneficio.
![Pensionato che legge un giornale](https://www.trading.it/wp-content/uploads/2025/02/Assegno-di-pensione-trading.it-20250203.jpg)
Spesso si pensa che, una volta ottenuto, l’Assegno Sociale venga erogato automaticamente senza particolari controlli. Ma non è così. L’INPS può effettuare verifiche incrociate con l’Agenzia delle Entrate, monitorare i movimenti bancari e persino controllare i registri di frontiera.
Basta un’assenza prolungata non dichiarata per vedersi sospendere l’assegno e, nei casi peggiori, dover restituire tutto. Ti sembra impossibile? Eppure, è quello che è successo a Massimiliano e Amanda, due pensionati che si sono trovati improvvisamente senza assegno. Vediamo cosa è andato storto e come evitare di commettere gli stessi errori.
Chi ha diritto all’Assegno Sociale nel 2025?
L’Assegno Sociale è destinato a chi si trova in condizioni economiche difficili e ha un reddito inferiore ai limiti stabiliti per legge. Nel 2025, l’importo mensile è di 538,68 euro per un totale annuo di 7.002,97 euro. Per ottenerlo, bisogna rispettare alcuni requisiti fondamentali:
![Nonna e nipote che leggono notizie dal cellulare](https://www.trading.it/wp-content/uploads/2025/02/Pensione-trading.it-20250203.jpg)
Età: avere almeno 67 anni.
Residenza: bisogna risiedere stabilmente in Italia.
Cittadinanza: essere italiani, cittadini comunitari iscritti all’anagrafe o extracomunitari con permesso di soggiorno UE di lungo periodo.
Reddito: non superare 6.947,33 euro annui se si è soli, oppure 13.894,66 euro se si ha un coniuge.
L’INPS riduce l’importo dell’assegno in base al reddito. Se si supera il limite massimo, il beneficio non viene erogato.
Come evitare la revoca dell’Assegno Sociale?
Amanda ha deciso di passare sei mesi in Argentina per stare con i suoi figli. Non sapendo della necessità di segnalare assenze superiori ai 30 giorni, ha continuato a percepire l’Assegno Sociale. Tuttavia, i controlli sui suoi movimenti bancari e l’assenza di spese sanitarie in Italia hanno fatto emergere la sua lunga permanenza all’estero. L’INPS ha quindi revocato l’assegno e richiesto la restituzione delle somme.
Massimiliano, invece, ha vissuto per quattro mesi in Spagna senza dichiararlo, ma ha mantenuto attive utenze e un conto corrente in Italia. Tuttavia, i controlli incrociati con i registri di frontiera hanno evidenziato la sua assenza prolungata, portando alla sospensione dell’assegno.
Per evitare questi problemi, segui queste semplici regole:
Comunicare all’INPS ogni soggiorno all’estero superiore a 30 giorni.
Mantenere attiva la residenza in Italia, con utenze domestiche a tuo nome e un conto corrente con movimenti regolari.
Evitare assenze prolungate e non dichiarate, specialmente se non hai un domicilio fisso in Italia.
Utilizzare i servizi sanitari italiani, come visite mediche e farmacie, per dimostrare la tua presenza nel Paese.
Essere trasparenti: dichiarare sempre la propria situazione evita problemi futuri con l’INPS.
L’INPS ha diversi strumenti di controllo, quindi aggirare le regole è rischioso. Meglio agire in modo corretto e prevenire possibili sanzioni.
Se hai dubbi sulla tua situazione, consulta un patronato o un esperto per evitare errori costosi. Conoscere le regole ti aiuta a proteggere il tuo diritto all’Assegno Sociale e a evitare brutte sorprese.