Una buona notizia finalmente è in arrivo per i pensionati: riceveranno ben 50 euro in più al mese. Questa misura, però, non è destinata a tutti: ecco chi saranno i beneficiari.
Finalmente sono in arrivo buone notizie per i pensionati italiani: essi riceveranno nel mese di marzo una pensione molto più sostanziosa. Tale aumento è dovuto all’adeguamento delle pensioni che è stato eseguito a gennaio di quest’anno: è stato reso necessario, infatti, a causa dell’aumento del costo della vita. Questa misura, tuttavia, non è la sola.
Alcuni pensionati nel mese di marzo riceveranno un ulteriore aumento di 50 euro nell’importo dell’assegno previdenziale. Scopriamo di cosa si tratta e chi saranno i beneficiari di questa misura così importante.
Ben 50 euro in più al mese per i pensionati, ma solo per alcuni
Un corposo gruppo di pensionati italiani, nel mese di marzo riceverà un ulteriore aumento dell’assegno previdenziale. Oltre alle maggiorazioni dovute all’adeguamento al costo della vita e alla riforma IRPEF, ci saranno ulteriori 50 euro in forma di detrazione. Tale beneficio, però, non sarà rivolto a tutti ma solo ad una stretta cerchia.
L’adeguamento al costo della vita e le nuove regole per la suddivisione in scaglioni dell’IRPEF hanno portato ad un generale aumento degli assegni pensionistici. Ad esempio, coloro che godono di un assegno mensile fino a 1250 euro saranno soggetti ad un IRPEF pari al 23%. Con le nuove regole, inoltre, gli importi pensionistici annuali fino a 8500 euro possono detrarre fino a 1955 euro.
Per quanto riguarda, invece, gli aggiuntivi 50 euro in detrazione, occorre fare prima una specificazione.
Chi riceverà 50 euro in più al mese
Sono in arrivo per i pensionati anche 50 euro in più al mese in detrazione. Tale ulteriore agevolazione non riguarda tutti ma solo coloro che hanno un reddito compreso tra i 25000 e 29000 euro all’anno.
Questa notizia è stata fornita dall’Agenzia delle Entrate attraverso un messaggio emanato il 18 febbraio 2022. L’Ente stesso, nel dettaglio, ha specificato nella comunicazione che, tale cifra, è da considerarsi come correttivo in aumento alle detrazioni precedentemente riproporzionate e va corrisposta per l’intero 2022.