Pensavano di aver trovato il paradiso: ora i pensionati vogliono tornare in Italia, questi i motivi

Per anni si è detto che vivere con la pensione all’estero fosse il segreto per una vecchiaia serena, tra sole, risparmi e ritmi più lenti. Ma oggi qualcosa sembra incrinarsi.

Le esperienze di chi ha scelto di emigrare raccontano una realtà più sfumata, meno patinata. E una coppia come tante, Nicolò e Amelia, sta riconsiderando tutto.

Pensionati felici
Pensavano di aver trovato il paradiso: ora questi pensionati vogliono tornare in Italia-trading.it

Nicolò e Amelia, una coppia di pensionati italiani, avevano deciso di trasferirsi all’estero per vivere meglio con la loro pensione. Lui ex professore, lei impiegata pubblica, avevano scelto il Portogallo, attratti da costi contenuti e agevolazioni fiscali. I primi anni sono stati piacevoli: il mare, il clima mite e una qualità della vita apparentemente più alta li avevano convinti di aver fatto la scelta giusta.

Col tempo, però, sono emerse alcune difficoltà. I costi sono aumentati, in particolare quelli legati alla sanità. Le polizze private sono diventate necessarie, ma anche onerose. Inoltre, l’assenza dai legami familiari ha cominciato a farsi sentire. I figli, i nipoti, le amicizie di una vita erano lontane, e ogni viaggio in Italia pesava sia emotivamente che economicamente. Così hanno iniziato a considerare l’idea di rientrare.

Pensioni: quando il sogno del trasferimento all’estero inizia a perdere fascino

Vivere da pensionati all’estero era una scelta in crescita fino a qualche anno fa. Albania, Portogallo e Malta promettevano vantaggi fiscali, clima gradevole e una vita più economica. Ma oggi molti italiani ci stanno ripensando. I numeri parlano chiaro: secondo i dati Acli e Inps, i pensionati italiani all’estero sono passati da 300mila nel 2020 a 274mila due anni dopo. Un calo che racconta un cambio di tendenza.

Pensionato
Quando il sogno del trasferimento all’estero inizia a perdere fascino-trading.it

Le cause? La fine degli incentivi, l’aumento del costo della vita anche in paesi “low cost” e una sanità spesso non all’altezza, se non a pagamento. Inoltre, l’Italia ha introdotto misure per attrarre chi ha una pensione estera, con una tassazione ridotta al 7% per chi si trasferisce nel Sud per almeno dieci anni. Una proposta che sta facendo riflettere molti, tra cui proprio Nicolò e Amelia.

C’è anche un aspetto emotivo che pesa: la distanza dagli affetti, la mancanza delle abitudini quotidiane, e il senso di disconnessione culturale. Amelia racconta che, inizialmente, ogni giorno sembrava una vacanza. Ma poi ha iniziato a mancarle la sua città, il dialetto della gente, i volti familiari. Tutte quelle piccole cose che, messe insieme, fanno sentire davvero a casa.

Oggi stanno valutando la Puglia come nuova meta. Un compromesso tra qualità della vita, clima e vicinanza alla famiglia. Non vedono il ritorno come un fallimento, ma come una scelta consapevole. Perché la pensione all’estero può sembrare una soluzione perfetta sulla carta, ma nella realtà non è detto che lo sia per tutti.

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