Peloton azienda all’avanguardia nella produzione di macchinari per l’allenamento è diventata particolarmente popolare durante la pandemia.
Peloton è oggi nel mirino di grandi società tecnologiche, tra cui Amazon, ma anche Google e Apple.
L’azienda ha avuto un enorme progressione nelle vendite durante le restrizioni causate dalla pandemia. Nonostante questo con le riaperture dei centri sportivi la società ha avuto un notevole ridimensionamento costringendo il fondo Blackwells Capital a cercare un accordo per la sua liquidazione. Tutte le grandi società tecnologiche avrebbero il capitale sufficiente a portare a termine l’operazione, senza tener conto che il recente crollo al Nasdaq di Peloton, insieme alla maggioranza dei titoli tecnologici potrebbe fornire un ulteriore vantaggio per un ulteriore acquirente.
Amazon per esempio potrebbe sbarcare nel settore del fitness con dispositivi per l’allenamento, ampliando la sua offerta nella domotica. Qualcosa di simile può avvenire anche per Google che ha già cominciato a muoversi nel settore hardware, progettando di immettere sul mercato dispositivi legati alla salute e al benessere. L’azienda solo un anno fa aveva portato a termine l’acquisizione di Fitbit, orologi che monitorano le performance atletiche, per 2,1 miliardi di dollari.
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Peloton potrebbe rafforzare Google nel settore wellness e fitness, competendo tramite Android direttamente con i dispositivi Apple. D’altro canto la stessa Apple potrebbe rafforzare il suo comparto relativo al benessere e la salute concretizzandosi come un’azienda tecnologica nel campo del fitness. La salute è un concetto che racconta con un immagine il futuro immaginato da queste grandi società tecnologiche.
Il denominatore comune che racchiude l’interesse per questo settore sono i nostri dati. Una nuova materia prima emergente, sempre più vicina a poter essere standardizzata e scambiata sul mercato. Le grandi aziende sono interessate a conoscere le variabili di preferenza degli utenti di social network e altri siti, che raccolgono informazioni offrendo in cambio l’utilizzo di un servizio.
Venderesti i tuoi dati per meno di 100 euro al mese?
L’intera Internet economy è basata sui dati. E quelli sulla salute sono tra i più preziosi. Lo sono per i consumatori, oramai abituati al controllo in tempo reale di qualsiasi performance. Attività fisica, calorie, mezzi di trasporto e spostamenti, tempi di riposo e di sonno. Le aziende possono raccogliere questi dati per offrire nuovi servizi, migliorarli e offrire in particolare prodotti mirati o dati per le ricerche di mercato.
Le tracce digitali che creiamo quotidianamente rappresentano una realtà che è già fuori dal nostro reale controllo. Tantissime le azioni che già oggi producono dati sulle nostre preferenze e attitudini, a queste si aggiungono quelli dei sensori che prelevano i nostri dati biometrici. Si calcola che oggi circa il 30% del volume totale di dati prodotti siano legati proprio al mondo della salute e del benessere. Tecnologie come applicazioni, smartphone e dispositivi indossabili, ha portato i consumatori a usare sempre più questi strumenti per mappare il proprio benessere e monitorare il proprio stile di vita, personalizzando analisi e soluzioni. I dati personali sono ceduti indirettamente e molto spesso inconsapevolmente in cambio del servizio.
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