Tiene banco la questione prezzo del pellet, che sta calando di recente: ecco quanto, il motivo e perché è bene pensarci adesso in primavera con le basse temperature alle spalle
Pellet, cala il prezzo a seguito dell’intervento del Governo, ma ecco il punto sulla questione, quanto costa e perché si tratta di un aspetto rilevante su cui soffermarsi anche ora, in primavera.
Il tema dell’economia, dei prezzi e dei consumi desta sempre grande attenzione, soprattutto in una fase in cui, come noto, non sono mancati aumenti, costi maggiorati e caro bollette.
Il bilancio familiare infatti si compone di tante voci diverse, dalla spesa per gli aumenti ai farmaci, passando per attività di svago e gli imprevisti che possono verificarsi, ragion per cui la preoccupazione in generale non manca,
Tra queste anche il tema dell’energia, materia su cui è intervenuto l’esecutivo, con un effetto positivo che si è avuto a proposito del pellet.
Quest’ultimo è un particolare tipo di combustile che si crea dal legno vergine, totalmente naturale e che si lega al riutilizzo degli scarti del legno che non sono impiegati in nessuna lavorazione. Dunque, il pellet è legato ad un metodo di combustione a biomassa compressa, la quale prevede il legno ridotto in segatura, anzitutto. Successivamente la relativa essiccazione, e poi la pressione in piccoli cilindri, senza che vi siano adoperati agenti chimici.
Il pellet lo si impiega di certo per il riscaldamento domestico ma, in particolare, al materiale in questione è associato l’impiego da parte delle aziende che grazie a quest’ultimo possono risparmiare e al contempo inquinare meno.
Tale materiale è stato protagonista di recente di una crescita rilevante del suo prezzo, e ciò è avvenuto per varie ragioni, tra cui forse principalmente a causa del conflitto scoppiato in Ucraina e le relative conseguenze.
Tuttavia, l’intervento del Governo che ha disposto la riduzione dal ventidue per cento al dieci per cento dell’IVA applicata alla compravendita, sta portando ad una condizione maggiormente favorevole per tutti.
Pellet, cala il prezzo: perché andrebbe anticipato ora l’acquisto
C’è chi potrebbe chiedersi perché considerare l‘acquisto del Pellet ora, ovvero sia in primavera, con l’estate che si avvicina ed il forte freddo che è alle spalle. In tal senso, arriva un suggerimento da parte di AIEL, l’Associazione Italiana Energie Agroforestali, la quale consiglia di anticiparne l’acquisto. Tale suggerimento si lega al fatto che adesso i valori di mercato del Pellet sono tanto bassi, e ve ne grande disponibilità del prodotto.
L’Aiel auspica che la misura inerente l’aliquota Iva, estesa per tutto l’anno in corso, possa venir confermata anche per il 2024.
La riduzione in questione, spiega I Love Trading, va dal venti al dieci per cento e non è poco.
In generale, la situazione dell’Italia non è semplice dal punto di vista economico. Si vivono le conseguenze del periodo post pandemico, ma anche quelle legate alla guerra in Ucraina, che ha devastato la popolazione e al contempo generato grosse difficoltà al mercato.
La crescita dei prezzi, forte e costante, ha dato seguito ad una condizione inflattiva con diversi effetti e vari effetti generati, che hanno colpito diversi ambiti e settori, tra cui anche il pellet. A proposito dell’inflazione, ecco i dettagli su quella percepita, diversa da quella oggetto di rilevazione.
Tuttavia, grazie a tal nuova variazione si arriva ad una rilevante riduzione, e in tal senso, viene spiegato, si tratterebbe di nove euro per quindici chilogrammi di pellet, con il calo che sarebbe all’incirca di 1.70 per sacchetto.