Pellet, incredibile cosa si sono inventati per truffare i contribuenti: ecco cosa sta succedendo

Con le dinamiche di aumento del prezzo del gas aumentano anche i rischi di contraffazione del pellet.

L’alternativa al riscaldamento domestico costituito dalle stufe a pellet fa di questo prodotto una risorsa degna, per i truffatori, di essere contraffatta.

Pellet stufa
Stock.Adobe

Produttori, imprenditori e grossisti del settore sono testimoni della diffusione del fenomeno, con l’aumento della domanda sono oltre 52 le persone tra imprenditori, produttori e grossisti, segnalate per un totale di pellet sequestrato che va oltre le 5 mila tonnellate.

È il bilancio di un’operazione a largo raggio eseguita in tutta Italia a luglio dalla Guardia di Finanza. Un milione e mezzo di sacchi che avrebbero dovuto essere immessi sul mercato con un prodotto con qualità e conformità ambientale insufficiente.

Il pellet da riscaldamento contraffatto a causa degli aumenti esponenziali del prezzo

Incrociando i dati relativi alle importazioni, alla produzione nazionale, alle vendite e ai titolari di certificazione, sono emerse le anomalie che hanno richiesto un approfondimento con ispezioni sul territorio. Il pellet da riscaldamento è infatti soggetto a particolari regole che ne garantiscono la qualità e la conformità ambientale.

Le energie da biomassa rappresentano la prima alternativa tra le rinnovabili e la seconda fonte di riscaldamento per le famiglie. Il pellet è formato da cilindretti di legno che vengono ottenuti per compressione della segatura.

In previsione della stagione invernale sono molti in Italia ad aver scelto come fonte alternativo di riscaldamento una stufa a pellet. I rischi legati al prezzo dell’energia possono essere diversificati con un costo fisso e prevedibile grazie al pellet. Per questo oggi il pellet risente così di fenomeni di contraffazione; Il pellet contraffatto può essere formato utilizzando colle o leganti chimici.

Negli ultimi mesi il prezzo del pellet è aumentato dai precedenti 5 euro al sacco agli attuali 15-20 euro. L’aumento vertiginoso è il risultato dell’incremento imprevisto della domanda ma anche del costo dei costi energetici e del carburante per il suo trasporto.

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