Pedaggi autostradali più costosi, aumenti in arrivo: di quanto e da quando

A breve dovrebbe scattare l’aumento per quanto riguarda i pedaggi autostradali che quindi costeranno di più: di quanto e i dettagli al riguardo

Non soltanto le bollette del gas, i carburanti e l’aumento del costo delle materie prime, a subire un aumento che scatterebbe a breve anche i pedaggi autostradali: ecco da quando partirebbero e di quanto si tratta, le parole dell’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Tomas.

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Tiene banco l’economia, i diversi temi riguardo la questione e la situazione economica in generale, visto il periodo complicato che le famiglie e gli italiani stanno vivendo, a causa delle conseguenze generate dalla pandemia e dallo scoppio del conflitto tra Russia ed Ucraina.

Come noto, tanti e diversi gli aumenti dei costi che tutti si sono trovati ad affrontare, basti pensare alle bollette, o ancora ai carburanti, senza considerare il tema dell’inflazione. Ma ad aumentare, a breve, sarebbero anche i pedaggi autostradali, così come riportato da diverse testate giornalistiche e in base all’annuncio da parte dell‘amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Tomasi, il quale ha affermato che “attualmente abbiamo una previsione di incremento delle tariffe di 1,58%”.

Aumenti dunque i vista per gli automobilisti, a proposito dei pedaggi, con l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia che ha spiegato che “dal 2018 noi non abbiamo mai incremento le tariffe”, aggiungendo per l’appunto che in previsione vi è un aumento delle stesse di 1,58 per cento.

Le parole sono state rilasciate a margine del seminario “La rete del futuro. Aspi dialoga con il terriccio“, in quel di Firenze, dove ha anche sottolineato che in confronto con “i numeri che stiamo vedendo sono assolutamente risibili“, e ha aggiunto che “siamo, credo, un sistema delle concessioni che sta reggendo questo incremento dei prezzi, dobbiamo gestirlo con grande oculatezza, come è stato fatto”.

Pedaggi autostradali, aumenti in arrivo: le parole dell’Amministratore delegato Tomasi

Sono tanti e diversi gli spunti e gli approfonditi che possono essere oggetto di attenzione e che riguardano a vario livello i temi che hanno a che fare con l’economia. Mentre infatti prosegue lo scontro ed il conflitto tra Russia ed Ucraina, al cui riguardo di recente è arrivata anche una minaccia per l’occidente con il nome della prima città che verrebbe attaccata in caso di scoppio della III guerra mondiale, anche l’Italia continua a fare i conti con le conseguenze sul versante economico.

Aumento dei prezzi, delle utenze, delle materie prime; una buona notizia circa il caro bollette è rappresentato dalla scelta del governo i fornire altri tre mesi di aiuti, prorogandone il taglio sino al 30 settembre. Intanto, si continua a discutere, ancora sui temi economici, dell’ipotesi del salario minimo, ma a quanto ammonterebbe e chi ne guadagnerebbe di più?

Andando sul tema auto e carburanti, spunti importanti possono riguardare i carburanti e la proroga dello sconto su diesel, benzina, gpl: di quanto e sino a quando. E per chi stesse considerando l’opzione di una auto nuova pur non avendo grande disponibilità economica, ecco alcune possibili soluzioni, leasing ma non soltanto.

Tornando al tema in oggetto, come approfondito da Today.it, circa i pedaggi autostradali, l’aumento per gli automobilisti riguarda a sua volta una serie di rincari. Il caro energia ed il costo delle materie prima, il quale ha avuto una impennata in seguito all’invasione da parte della Russa in Ucraina, hanno un peso sui tanti cantieri che Autostrade per l’Italia ha lungo la Penisola.

Tomasi, l’amministratore delegato, ha spiegato che “In questi primi sei mesi del 2022 noi abbiamo avuto un incremento importante in termini di costi dei materiali che varia dal 20 al 30% mediamente”, aggiungendo che vi sono poi “voci di prezzo con incrementi superiori anche a questo”.

Questi ha sottolineato che “non può essere un meccanismo col quale blocchiamo i nostri investimenti. Anzi, dobbiamo continuare a investire nella speranza che poi ci sia anche un elemento speculativo in questa fase che possa in qualche modo rientrare, non possiamo non pensarlo”.

Come si legge su Il Corriere della Sera, qualora tale aumento in questione avesse luogo, questa rappresenterebbe una spesa in più per i consumatori, i quali stanno già affrontando gli effetti dell’inflazione e le bollette i cui costi si sono alzati, come noto. Viene riportato la reazione, da parte di Assoutenti, all’annuncio in questione; mediante tale reazione è stato spiegato che Assoutenti è pronta ad impugnare l’eventuale aumento dinanzi al Tar del Lazio.

Il presidente Furio Truzzi ha affermato al riguardo che anche soltanto “l’idea di aumentare il costo dei pedaggi sulla rete Aspi è improponibile“, aggiungendo che “gli automobilisti che utilizzano l’infrastruttura autostradale pagano ogni giorno il prezzo di un servizio in netto peggioramento, tra cantieri, ritardi, traffico e criticità varie, e proprio in tal senso, e per la logica del price-cap le tariffe dovrebbero diminuire, non certo aumentare.” Inoltre, ha aggiunto ancora: “Senza contare che Aspi è oramai tornata in mano pubblica con il passaggio alla guida di Cassa Depositi e Prestiti”.

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