Il Governo Draghi prepara la nuova riforma fiscale e intanto sale l’ombra di una possibile tassa Patrimoniale che spaventa gli italiani.
Uno dei punti cardine del Governo Draghi è sicuramente la riforma del Fisco. Tante le novità presenti nella lista. Una delle più richieste è sicuramente quella di ritoccare la percentuale di tassazione sui redditi. In passato in molti hanno lamentato di un Erario forte con i deboli e debole con i ricchi. Tra gli interventi però potrebbero esserci delle novità anche per quanto concerne IMU e catasto.
Uno degli incubi degli italiani potrebbe quindi tornare in auge, ovvero la Patrimoniale. Una delle tasse al tempo stesso più invocate e odiate del nostro Paese. I deputati Fratoianni e Orofini hanno suggerito la completa abolizione di alcune tasse come ad esempio l’IMU in favore di un’imposta dello 0,2% sui grandi patrimoni su base imponibile.
Tale tassa andrebbe a sommarsi solo a coloro i quali abbiano accumulato un patrimonio netto superiore ai 500mila euro. Tale imposta dello 0,2% però da 1 milione di euro di patrimonio in poi andrebbe a crescere sino a raggiungere il 2% per coloro i quali detengono ricchezze oltre i 50 milioni di euro.
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Governo Draghi, oltre la Patrimoniale c’è dell’altro
Oltre la Patrimoniale, sempre in auge tra alcuni politici, Draghi starebbe pensando ad una riforma fiscale sul modello danese. Quel progetto nello specifico prevedeva un taglio del carico fiscale pari a 2 punti di Pil. Al momento l’IMU non si applica sulla prima casa. D’altro canto, invece, c’è un’aliquota marginale meno conveniente per i redditi tra 26mila e 40mila euro. Questo provoca uno scoraggiamento nel lavoratore che vuole produrre redditi aggiuntivi.
L’obiettivo del Governo è quello di spostare la tassazione sul patrimonio piuttosto che sul lavoro. Per quanto concerne l’IMU sinora le aliquote non erano state aggiornate. I comuni però durante questa emergenza hanno avuto modo di fare delle correzioni. Per sapere chi dovrà pagare questa tassa e in quale misura bisognerà consultare il sito del proprio comune.
L’IMU però è dimezzata per i proprietari di immobili inagibili o inabitati. Sono esentati invece coloro i quali pur avendo una seconda casa la concedono ai propri figli o genitori in comodato d’uso gratuito. Dovranno pagare il 50% della tassa anche coloro i quali sono proprietari di fabbricati dall’interesse storico o artistico o che pur risiedendo all’estero hanno un immobile di proprietà in Italia. Infine esentati da tale tassa anche i genitori che hanno ottenuto l’affidamento dei figli e si spostano nell’abitazione della prole adottiva.