Secondo i nuovi limiti sia d’età che quelli inerenti alcuni esami medici, la patente rischia di diventare un lusso per pochi!
Rispettare la legge è il minimo, ma molti non sanno che i nuovi limiti per la patente riguardano molti più elementi del previsto, alcuni del tutto inaspettati. Cosa complica la materia? Di certo, è dai recenti aggiornamenti sul codice della strada, che molti non ci stanno più capendo molto. Infatti, la domanda sorge spontanea: a quanti conviene avere l’auto oggigiorno?
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Sicuramente, per fare spostamenti di lavoro è importantissimo possedere un mezzo, ma mantenerlo ed avere tutte le regole sotto controllo, non è per niente facile. Infatti, è attorno alla sicurezza stradale che si insiste, anche se molti non si rendono conto dell’importanza della normativa. Da qui, si evince che la patente, nello specifico la B, è quella più diffusa, di contro ci sono degli aggiornamenti che valgono per la maggior parte della popolazione.
Soprattutto per i più giovani. Guidare non è un diritto, ma una licenza sottoposta a controlli legittimamente rigorosi. Ma cosa cambia soprattutto? È la nuova tempistica che va tenuta sotto controllo, una progressione pensata per fare in modo che ci siano le condizioni psicofisiche adatte per la guida. Ancora, si insiste sul tema della sicurezza stradale.
Ogni quanto vanno fatti i controlli? Con che limiti?
Quali sono i nuovi limiti per la patente? Cambiamenti e errori da non fare
Fino ad oggi, la normativa prevedeva il controllo ogni dieci anni sotto i 50 anni, ogni cinque fino ai 70, e ogni tre fino ai 75 anni d’età. Chi supera quest’ultima età, e benedica che ancora guida, il controllo lo fa ogni anno. Ma a partire dal 1° gennaio del 2025 subentra un nuovo limite legato all’età, ai controlli medici, e al tema della sicurezza stradale.
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Si tratta di una svolta epocale, perché introduce il limite di 75 anni per il conseguimento e rinnovo della patente B. Ma in sostanza, cosa accade agli over 75? Che una volta raggiunta questa età non si potrà più rinnovare la patente! Avanzando con gli anni, aumentano i rischi alla guida, la vista e la reattività risultano quindi, maggiormente compromesse, come anche gli aspetti cognitivi come la stessa concentrazione e memoria.
Secondo l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, gli anziani sono a grande rischio di incidenti stradali. Soprattutto sono situazioni d’emergenza delicate, data la loro lentezza nel risponderne prontamente. Così, il Governo ritiene che queste misure, seppur drastiche, siano essenziali per la sicurezza di tutti.
Non poter più guidare è certamente un tallone d’Achille per chiunque sia abituato a farlo. Ma i mezzi pubblici diventano sempre più convenienti avanzando con l’età, senza dimenticare Uber e servizi di sharing di diversa tipologia. Ci sono le alternative, ma non c’è alcuna alternativa… alla sicurezza!