Il nuovo regime Patent box prevede il disconoscimento dell’agevolazione soltanto se manca la documentazione o quella prodotta risulta falsa.
Il regime Patent box è un sistema di tassazione agevolata per i redditi che derivano dall’uso di software protetti da copyright di marchi di impresa, di processi, informazioni o formule riguardanti il campo scientifico, industriale o commerciale e di brevetti industriale che si possono tutelare giuridicamente.
Tutti i soggetti che possiedono un reddito di impresa con il Patent box hanno diritto ad una detassazione parziale dei proventi ottenuti dall’utilizzo dei beni immateriali sopracitati. Questo a prescindere dal settore produttivo a cui si appartiene, alla dimensione e alla natura giuridica dell’impresa.
Non possono accedere al Patent box coloro che utilizzano metodologie differenti da quella analitica per determinare il reddito, vale a dire tonnage tax, regime forfettario, aziende agricole che effettuano il calcolo del reddito su base catastale ed altri. Il regime agevolativo non è previsto anche per le società che seguono procedure di liquidazione coatta amministrativa, di fallimento e di amministrazione straordinaria delle grandi aziende in crisi. L’emolumento a queste ultime però è accessibile se continuano ad esercitare l’attività economica.
Per vedersi riconosciuto il nuovo regime di Patent box i contribuenti devono fornire all’amministrazione finanziaria tutta la documentazione richiesta. Gli organismi di controllo sono tenuti quindi a verificare che tutto sia a posto per effettuare la determinazione corretta della maggiorazione del 110%. Soltanto se la documentazione presentata è carente o risulta falsa si verifica il disconoscimento dell’agevolazione.
Chi sceglie il regime di Patent box può dichiarare il reddito agevolabile direttamente e in seguito sottoporsi alla fase di controllo da parte dell’amministrazione finanziaria. L’Agenzia delle Entrate specifica nel suo provvedimento attuativo che i soggetti interessati devono presentare la documentazione necessaria nonché comunicarne il possesso nella dichiarazione dei redditi.
Scegliendo il Patent box una parte dei redditi scaturiti dall’uso di beni immateriali, nello specifico una quota corrispondente al 50% dell’ammontare, non partecipa alla formazione del reddito complessivo. Per determinare la variazione in diminuzione ai fini Irap, Irpef/Ires bisogna determinare il reddito agevolabile che deriva dall’uso diretto o indiretto del bene immateriale. Inoltre bisogna fare il calcolo del “nexus ratio” che si ottiene dal rapporto tra le spese di sviluppo e ricerca quello dei costi totali che riguardano il bene.
Infine per avere la quota di reddito agevolabile bisogna fare il prodotto tra reddito agevolabile e nexus ratio. Ricordiamo che anche le plusvalenze ottenute dalla cessione di beni immateriali non contribuiscono alla formazione del reddito complessivo. Questo accade se almeno il 90% del corrispettivo viene reinvestito prima che venga chiuso il secondo periodo di imposta seguente a quello in cui è avvenuta la cessione.
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