Chiamarla Task Force non è un’esagerazione. La squadra che si occuperà di stanare gli evasori fiscali si fa sempre più forte.
Se il redditometro spaventava gli evasori fiscali, è perché non avevano ancora previsto come l’Agenzia delle Entrate avesse deciso di stanare i furbetti del fisco. E non sarà da sola.
Usare il termine Task Force non è un’esagerazione perché stiamo parlando di una vera e propria squadra compatta che scende in campo per debellare l’annoso problema dell’evasione fiscale che ‘ruba’ allo Stato miliardi di euro ogni anno.
Va detto che l’Agenzia delle Entrate non deve essere vista solo come il lupo cattivo perché oltre a sanzionare chi non è in regola, ha messo a disposizione dei contribuenti inadempienti più di una soluzione affinché i debiti vengano sanati senza arrivare alle soluzioni estreme, vedi il pignoramento e persino il carcere.
Dunque bastone e carota per chi non è in regola con il fisco e chi vorrà davvero risolvere la propria situazione debitoria potrà farlo arrivando a pagare con rate che arrivano in alcuni casi anche a 120 mesi, dieci anni. Per chi invece proprio non ne vuole sapere di versare le tasse allo Stato, allora i tempi stanno cambiando e sarà sempre più difficile farla franca, specie se la propria vita non corrisponde ai redditi dichiarati. Occhio al conto corrente, quindi.
Le dichiarazioni dei redditi verranno lette con molta più attenzione e persino con l’aiuto dell’Intelligenza Aritificale, ma quello che farà la differenza tra aninometro, redditometro e i nuovi softweare a disposizione del Fisco, è il tenore di vita. Andiamo a vedere in che modo.
C’è chi non riesce a pagare le tasse e chi non vuole pagarle. I primi, come anticipato, saranno aiutati in ogni modo a sanare la propria posizione, anche con rateizzazioni molto lunghe. I secondi, invece, sono il vero problema e la lente d’ingrandimento dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza cercherà di stanare gli evasori totali ma anche chi dichiara una cifra ma ne spende chiaramente un’altra.
Dopo un periodo di prova oggi è pronto il nuovo software del Fisco che promette successi mai conquistati prima: si partirà dalle verifiche dei conti correnti bancari e postali, questo per mettere a confronto i dati finanziari con quelli extra finanziari.
In sostanza ci sarà un controllo mirato alla dichiarazione dei redditi e ai soldi che si possiedono nella realtà.
“Il puntuale ricorso all’utilizzo dei dati presenti nell’ADR (archivio dei rapporti finanziari) – spiega l’Agenzia delle Entrate – costituisce una best practice che gli uffici sono tenuti a valorizzare nei propri percorsi di controllo. Al riguardo è in corso l’ulteriore incremento delle attività con il rilascio di nuove liste, nonché una nuova modalità di impiego di tali informazioni, che potranno essere fornite agli Uffici a corredo di specifici elenchi di contribuenti risultati meritevoli di approfondimenti istruttori, sulla base di percorsi selettivi diversi e non attinenti esclusivamente ai dati finanziari”.
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