Avete aperto una partita iva ma sicuramente non avete calcolato queste regole: se guadagni troppo poco potresti pagare molto di più
In Italia aprire una partita Iva è facilissimo. Basta rivolgersi a un commercialista o a un caf, insomma qualcuno che possa comunicare le pratiche, per chi invece è ferrato sull’argomento può scegliere di vedersela da sé. In ogni caso aprire una partita Iva non prevede spese troppo alte, anzi, è talmente facile che è possibile farlo a qualsiasi età, dai 18 anni in su.
In pochi però sanno invece quanto potrebbe essere dispendioso avere una partita Iva aperta e non portare abbastanza guadagni. Per esempio ci sono persone che dopo prove e riprove, alla fine decidono di abbandonare le imprese, dedicando il tempo ad altro. In questi casi c’è da considerare il fatto che una partita IVA aperta che non produce abbastanza reddito potrebbe diventare solo una forma continua di spesa.
Purtroppo spesso si apre la partita Iva perché si è entusiasti di poter iniziare una nuova attività, solo in un secondo momento ci si rende conto che portare avanti dei guadagni continui non è facile e non tutti riescono nell’impresa. Nel caso in cui però i guadagni siano troppo bassi, ci si renderà conto che non converrà mantenerla aperta e si dovrà invece optare per chiuderla e dedicarsi ad altro per evitare uscite aggiunte annuali periodiche che non producono guadagni.
Partite Iva: quando guadagni poco è meglio chiuderla, ecco perché
Non tutti ne sono a conoscenza ma le conseguenze di mantenere una partita Iva inattiva possono essere rilevanti. Tra le più comuni, per esempio le sanzioni fiscali per la mancata presentazione delle dichiarazioni e il mancato pagamento delle tasse, in quanto l’Agenzia delle entrate può avviare procedure di accertamento fiscale per verificare la situazione del contribuente.
Non solo, perché l’inattività prolungata può anche portare alla cancellazione della partita Iva dai registri ufficiali, e può essere segnalata anche alla centrale dei rischi, complicando l’ottenimento di finanziamenti futuri. Quando invece una partita Iva genera un fatturato molto basso, prossimo allo zero, può comunque essere mantenuta attiva, ma se si è iscritti agli albo è importante considerare una spesa fissa annuale dalla quale non si potrà prescindere.
Ad esempio, un giovane avvocato che inizia la propria carriera autonoma potrebbe avere problemi nella ricerca di clienti e quindi apparire inattivo anche per lunghi periodi. In questi casi conviene mantenere duro aspettando un miglioramento della propria situazione lavorativa, ma in altri, invece, quando si ha la sensazione che la P.iva sia diventata solo una spesa aggiuntiva, sarebbe meglio chiuderla ed evitare rischi e spese.