Quello dei parcheggiatori abusivi è un fenomeno molto diffuso in Italia. Grazie alle nuove sentenze, però, è possibile difendersi dai loro soprusi.
Con il termine parcheggiatore abusivo si fa riferimento ad una persona che, nonostante sia priva delle autorizzazioni previste dalla legge, pretende di essere pagata dagli automobilisti per sostare in una determinata aerea. I posteggiatori spesso operano in zone particolarmente affollate (approfittando della presenza di discoteche, locali oppure ospedali), ma non è raro trovarli anche in quelle meno frequentate. Come possiamo fare per difenderci?
In questi giorni è balzato agli onori della cronaca l’arresto di un parcheggiatore abusivo, il quale – dalla fine di agosto all’inizio di dicembre – ha tormentato i clienti che stavano soggiornando negli chalet di Mergellina, nel quartiere napoletano di Chiaia. Attualmente in carcere, è stato accusato di tentata estorsione, lesioni personali aggravate e rapina.
Già sottoposto in precedenza ai controlli delle forze dell’ordine, quest’ultimo ha passato circa tre mesi e mezzo assillando i clienti degli chalet. L’uomo è riuscito a mettere mano su una porzione di strada e ha iniziato ad attaccare chiunque fosse intenzionato a parcheggiare pretendendo denaro per la sosta e minacciando le sue vittime, arrivando addirittura ad un’aggressione che ha causato lesioni al malcapitato.
Parcheggiatori abusivi, come difendersi: ecco quando scatta il reato
Il Codice della Strada prevede che coloro che esercitano l’attività di parcheggiatore senza avere le autorizzazioni necessarie debbano pagare una sanzione amministrativa che va dai 769 ai 3.095 euro. Inoltre, ai criminali vengono sequestrati i loro guadagni. Gli atti dei posteggiatori abusivi rappresentano un illecito amministrativo, dunque, ma non vengono considerati un reato.
Ciò vuol dire che, in generale, non abbiamo la possibilità di denunciare un parcheggiatore che svolge la sua attività in assenza di autorizzazioni. Ci sono, però, dei casi in cui i malfattori possono essere puniti penalmente. In particolare se il posteggiatore abusivo, davanti al rifiuto da parte dell’automobilista di pagarlo per il parcheggio del veicolo, assume comportamenti violenti e minacciosi.
Le intimidazioni possono riguardare anche un possibile danneggiamento dell’auto, laddove il conducente non dovesse soddisfare la richiesta del malintenzionato di consegnarli il denaro. Si tratterebbe, infatti, di reato di estorsione: un comportamento illegittimo che, qualora si dovesse arrivare ad un’aggressione vera e propria, potrebbe sfociare nella violenza privata – a maggior ragione con l’uso di armi.
L’attività di parcheggiatore abusivo può essere considerata un reato anche nel caso in cui venissero coinvolti soggetti minori o qualora il posteggiatore fosse già stato sanzionato per il medesimo illecito con provvedimento definitivo (ossia se c’è una recidiva).
I trasgressori della legge, in questo caso, rischiano l’arresto da sei mesi a un anno con tanto di multa da 2.000 a 7.000 euro. Infine i criminali possono essere accusati di furto nelle situazioni in cui, sfruttando la scusa di parcheggiare un’auto (e, quindi, l’affidamento momentaneo), la sottraggono al suo legittimo proprietario.