I costi dell’energia elettrica schizzano sempre più verso l’alto e per le famiglie italiane rappresentano un vero e proprio salasso. Ridurre i consumi energetici è possibile attraverso l’installazione di un impianto fotovoltaico di pannelli solari, che sfrutta l’energia solare.
I pannelli di ultima generazione utilizzano una tecnologia che permette di catturare, immagazzinare e impiegare l’energia prodotta in maniera gratuita e pulita dal sole.
E’ possibile infatti, tramite un impianto progettato nei minimi dettagli, tenendo conto di vari parametri, utilizzare l’energia solare per far funzionare gli elettrodomestici e l’impianto di illuminazione di un’abitazione ma anche di edifici commerciali e industriali. Con il fotovoltaico è inoltre possibile convertire l’energia del sole per riscaldare gli ambienti interni e produrre acqua calda sanitaria. Lo si può fare con il solare termico.
L’energia del sole è una fonte energetica rinnovabile che non teme almeno per il momento esaurimento. Al contrario di fonti come il petrolio ed altre di origine fossile che a causa di uno sfruttamento eccessivo rischiano di scomparire, il calore solare è disponibile, gratuito e anche ecosostenibile.
Utilizzare l’energia solare significa quindi ridurre l’impatto ambientale perché diminuiscono le emissioni dannose e soprattutto scendono vertiginosamente i costi delle bollette energetiche. Anche l’inquinamento relativo alla costruzione dei pannelli solari è ridotto rispetto al passato, grazie all’innovazione e alla tecnologia sempre più green adottata. Si può scegliere un impianto fotovoltaico volto a produrre energia elettrica oppure il solare termico, che consente di contenere anche i costi del gas.
Produrre l’energia elettrica necessaria all’autoconsumo, questo il senso principale di un impianto fotovoltaico, in modo da poter essere quasi completamente autosufficienti. E quindi non dover fare i conti con bollette stellari. Ogni abitazione dovrà quindi essere dotata di un numero di pannelli adeguato alla sua metratura. Perché soltanto con un allestimento proporzionato si potranno ottenere risparmi energetici significativi.
Solitamente i pannelli vengono installati sul tetto e possibilmente orientati verso sud, per catturare la massima luce solare. L’alternativa se ciò non fosse possibile è l’inclinazione ad est o ad ovest. La resa è ovviamente inferiore. Per quanto riguarda la loro durata nel tempo, i pannelli solari hanno una vita di circa 25 anni . Dopo una decina d’anni bisogna sostituire l’inverter, dispositivo che serve per produrre la corrente alternata.
I pannelli solari richiedono una manutenzione minima, che consiste principalmente nel mantenere pulita la loro superficie in modo che le celle possano ricevere l’irraggiamento. Una volta all’anno è consigliato pulirli con prodotti neutri, per rimuovere eventuale sporco depositato e assicurarsi così la loro piena efficienza.
Esistono diversi tipi di pannelli solari, tutti costituiti da silicio presente in diversi gradi di purezza. Più questo elemento è puro maggiore è la qualità del pannello fotovoltaico e la sua efficienza produttiva: vanno di pari passo però anche con i costi che sono più elevati.
Sono tre le tipologie più impiegate per produrre energia solare, sia ad uso abitativo che commerciale: i pannelli monocristallini, policristallini e a film sottile. Le celle solari in monocristallino sono le più costose ma anche le più efficienti. garantiscono un’ottima resa in termini di energia solare tramutata in energia elettrica, che varia tra il 12 e il 19%. Questi pannelli solari sono costituiti in genere da 60 – 72 celle con una potenza massima compresa tra i 120 e i 300 W.
I pannelli solari in policristallino sono presenti in commercio da molti anni ed hanno prezzi inferiori rispetto a quelli delle più performanti celle in silicio monocristallino. La differenza sta nella minore resa rispetto a quest’ultimi per cui utilizzando questa tipologia bisogna rivestire superfici più grandi per ottenere gli stessi risultati in termini di efficienza.
I pannelli fotovoltaici a film sottile, chiamati anche TFSC, hanno una sottile pellicola di silicio che viene applicata ad una superficie. E’ un po’ quello che si può vedere su una calcolatrice che funziona a energia solare, ma c’è da dire che questa tecnologia, innovativa e con un tasso di conversione compreso tra il 6 e il 12%, ha ottime prospettive di crescita. Uno dei vantaggi più evidenti è che una cella solare a film sottile è in grado di produrre energia solare anche quando l’irraggiamento non è massimo, ovvero quando il cielo è parzialmente nuvoloso.
L’installazione comporta nel lungo periodo un ottimo risparmio energetico ma naturalmente ha costi inziali importanti. Verranno ammortizzati negli anni, più o meno rapidamente anche in base all’esposizione dei pannelli. Il fotovoltaico può rivelarsi poco conveniente se il progetto realizzato non tiene conto della migliore installazione possibile ed anche se manca un sistema di accumulo.
Quest’ultimo in fase di previsione dei costi dell’intero impianto va attentamente valutato perché poter stoccare l’energia aggiuntiva ed utilizzarla quando serve fa lievitare i costi iniziali. D’altra parte non avere un sistema di accumulo significa disperdere l’energia prodotta in eccesso, senza poterla conservare per quando serve.
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L’impianto fotovoltaico produce energia extra rispetto a quella che usiamo durante la giornata ma potrebbe tornare utile la sera, quando si accendono più dispositivi elettrici contemporaneamente e in casa sono presenti più persone. Se abbiamo un sistema di accumulo, oggi prodotto con il litio e funzionante grazie a delle batterie, significa che possiamo incamerarla e utilizzarla alla bisogna.
Le percentuali di autoconsumo in questo modo salgono vertiginosamente, riducendo per contro il ricorso all’utilizzo dell’energia elettrica tradizionale. Prima di optare per l’installazione di un sistema di accumulo tuttavia occorre valutare attentamente tutte gli aspetti relativi all’impianto, in quanto si tratterebbe di una spesa aggiuntiva molto costosa. Infine non dimentichiamo che l’installazione di un impianto fotovoltaico rientra tra gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici soggetti a detrazioni fiscali. E’ possibile usufruire di un bonus che prevede la restituzione in 10 anni del 50% dei costi sostenuti.
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