In vista dell’avvio per i pagamenti della Tari 2022 scopriamo alcune importanti agevolazioni che potrebbero farvi pagare meno. Ecco quali sono e di cosa si tratta.
La Tari è una tassa obbligatoria da versare nelle casse del proprio Comune di residenza. Devono pagarla tutti i cittadini che siano proprietari, inquilini, usufruttuari o comodatari di un’area suscettibile della produzione di rifiuti. Il calcolo della Tari, si basa sulla quantità di rifiuti prodotti, sui componenti del nucleo familiare e sulla superficie dell’immobile in metri quadri.
Ovviamente, le tariffe vengono definite in modo diverso da ogni Comune: per questo motivo il pagamento di questa tassa sui rifiuti non sarà uguale per tutti. Infatti, è compito del proprio Comune di residenza effettuare, per ogni nucleo familiare, il calcolo dell’imposta. Per il 2022 cambieranno le regole di pagamento della Tari e nulla sarà più come prima. Scopriamo insieme cosa cambierà.
Diverse sono le novità introdotte nel 2022 per quanto riguarda il pagamento della Tari, ossia l’imposta sui rifiuti. Tali novità, sono previste dal Testo Unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani: tale Testo ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza del servizio di gestione dei rifiuti. Le novità introdotte dalla modifica del testo sono numerose tra cui, la possibilità di rateizzare il pagamento dell’Imposta.
Secondo le modifiche, dunque, ogni Comune dovrà provvedere in automatico ad un piano di pagamento rateizzato e personalizzato della Tari. Tale disposizione, in particolare, sarà rivolta a:
Ulteriori agevolazioni sono previste dalle modifiche introdotte nel 2022 alle modalità di pagamento della Tari. La più importante è sicuramente l’introduzione di un tempo preciso nel quale fornire risposte alle richieste di attivazione o cessazione di nuove utenze. Per definizione, tale lasso di tempo dovrà essere pari a 30 giorni.
Ancora, una nuova possibilità prevede che gli utenti possano chiedere le opportune verifiche e i controlli dei bollettini di pagamento che il Comune ha inviato direttamente presso il loro indirizzo di residenza. Infine, in caso di ricezione di bollettini non corretti, si potrò presentare al proprio Comune di residenza un’opportuna richiesta di revisione. I tempi, in questo caso, sono di 60 giorni lavorativi per quello che riguarda la rettifica e di 120 giorni per quanto riguarda i rimborsi.
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