Per il versamento delle imposte si è richiesto lo slittamento al 20 luglio, anziché al 30 giugno, e senza la maggiorazione dello 0,40%.
Il versamento delle imposte è generalmente previsto entro il 30 giugno. Ma quest’anno potrebbe avvenire uno slittamento al 20 luglio senza la maggiorazione dello 0,40%. Questa è la richiesta avanzata dalle associazioni nazionali.
In questo modo, si verificherà un gettito maggiore per le casse dell’erario ma soprattutto si permetterà a contribuenti e commercialisti di effettuare gli adempimenti con calma, evitando errori.
Il possibile slittamento del versamento delle imposte al 20 luglio è stato comunicato a mezzo stampa da CNDCEC, il 27 giugno 2022. Nel suddetto comunicato stampa si è evidenziato come sia necessario rinviare le scadenze del 30 giugno 2022. Lo scopo è permettere di effettuare gli adempimenti previsti dalla legge senza affanni e con la dovuta diligenza professionale.
Tale necessità è stata ribadita durante un incontro avvenuto presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in cui sono state chiarite le ragioni che richiedono la proroga del versamento delle imposte al 20 luglio.
La proroga del versamento delle imposte è chiesta a gran voce da diverse associazioni nazionali. In particolare ci stiamo riferendo ad ADC, AIDC, ANC, ANDOC, FIDDOC, UNAGRACO, SIC, UNGDCEC e UNICO che, tramite il comunicato stampa del 27 giugno 2022, hanno sottolineato le criticità che caratterizzano la stagione dichiarativa 2022.
In particolare, le motivazioni della richiesta del rinvio sono legate alle difficoltà operative. Queste si sono sommate nel corso del primo semestre e hanno prodotto una serie di ritardi. La conseguenza di questa situazione è stato un intasamento delle software house e dell’operatività degli stessi studi professionali.
La richiesta di rinvio è stata avanzata dal CNDCEC. Lo scopo è quello di sollecitare un pronto intervento da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’Agenzia delle Entrate. Lo scopo del sollecito è quello di promuovere l’emanazione di un provvedimento per il rinvio della scadenza di versamento delle imposte sui redditi.
Sulla possibilità di prorogare la scadenza dal 30 giugno al 20 luglio, senza il versamento della maggiorazione dello 0,40%, si è espresso il Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. In particolare, il presidente Elbano de Nuccio, lo scorso 17 giugno ha scritto una lettera al Mef, in cui ha sottolineato che:
“Quest’anno l’attività di elaborazione e compilazione delle dichiarazioni dei redditi e dell’Irap, funzionale al calcolo del saldo delle imposte dovute per il periodo d’imposta 2021 e del primo acconto relativo al periodo d’imposta 2022, è in considerevole ritardo. A causa, tra l’altro, di alcune contingenze che hanno imposto il differimento della messa a disposizione degli strumenti necessari per l’adempimento”.
Inoltre: “Tutte queste circostanze hanno avuto ripercussioni anche sul lavoro delle software house . Che hanno dovuto ritardare il rilascio agli studi professionali degli applicativi necessari per l’elaborazione delle dichiarazioni”.
Per questo motivo, e in qualità di rappresentante dei contribuenti e dei commerciali, de Nuccio ha sottolineato la necessità di uno slittamento dei termini del versamento delle imposte al 20 luglio, così come è già stato previsto in altre circostanze.
Politiche aggressive dagli Stati Uniti: i dazi di Donald Trump si sentiranno anche nelle tasche…
Sembrava l’investimento perfetto: un titolo in dollari con rendimento generoso, un emittente solido e un…
Un malware minaccia la sicurezza degli investitori in criptovalute. Come attacca le vittime e quali…
Cosa ci fa Luigi davanti a tre monitor accesi alle sette di mattina, con il…
La Corte di Cassazione ribalta la sentenza dei giudici: tutte le molestie verbali, comprese quelle…
Cosa spinge un uomo a lasciare il lavoro prima dei 67 anni? E cosa succede…