Per alcuni contribuenti è previsto il pagamento assegno unico in anticipo con l’erogazione a partire dal 11 agosto. Scopriamo a chi spetta.
Secondo quanto disposto dall’ Istituto previdenziale, a partire dal 5 agosto 2022 avverranno i pagamenti dell’assegno unico delle mensilità arretrate di luglio. Mentre bisognerà attendere l’8 agosto per i pagamenti degli arretrati dei mesi di maggio e di giugno.
Per tutte le famiglie che attendono l’assegno unico riferito al mese di agosto occorrerà segnare in rosso sul calendario la data del 11 agosto. Intorno alle ore 18 avverrà il pagamento del Contributo economico riferito al mese in corso. Il calendario del pagamento dell’assegno unico da parte dell’INPS è così caratterizzato:
- 5 agosto per gli arretrati dell’assegno unico del mese di luglio 2022
- 8 agosto per gli arretrati dell’assegno universale di maggio e giugno 2022
- 11 agosto per i pagamenti dell’assegno unico del mese in corso, per coloro che non ricevono il reddito di cittadinanza
- 13 agosto potrebbero arrivare gli arretrati dell’assegno unico per i percettori di rdc
- Dal 20 o dal 29 agosto 2022 dovrebbero avvenire i pagamenti dell’assegno unico su rdc relativi al mese di agosto.
Pagamento assegno unico in anticipo: come controllare l’accredito
Per visualizzare il pagamento dell’assegno unico è possibile consultare il fascicolo previdenziale del cittadino, sul portale dell’INPS. Accedendo all’area MyINPS tramite le credenziali digitali, come Spid o Cie, il cittadino può verificare:
- Lo stato del pagamento e dunque le date previste per l’accredito
- L’importo pagato
- L’ufficio che si occupa dei pagamenti
- Il numero di figli per i quali viene erogato l’assegno.
Per poter ottenere l’assegno unico universale è necessario avere:
- la residenza italiana
- uno o più figli fiscalmente a carico fino a 18 anni di età e a partire dal settimo mese di gravidanza
- un figlio o più figli con disabilità senza alcun limite di età
- figli maggiorenni a carico fino a 21 anni di età solo se non percepiscono un reddito e stanno ultimando il percorso di studi.
Lo scopo dell’assegno unico è stato quello di sostituire tutta una serie di erogazioni precedentemente previste, come: l’ANF, il bonus bebè, il bonus mamma e gli assegni per il terzo figlio.
Per presentare la domanda è possibile scegliere la modalità telematica o telefonare il call center Inps. In alternativa è possibile affidarsi ad un CAF o ad un patronato. I percettori del reddito di cittadinanza hanno diritto all’integrazione senza dover effettuare domanda all’INPS.