L’oscillatore stocastico è amato da molti traders, che lo usano per capire quando entrare o uscire dal mercato. Analizziamone pro e contro.
L’oscillatore stocastico è uno strumento di analisi tecnica ideato da George Lane e largamente utilizzato dai traders. Consente di individuare le oscillazioni del prezzo e di capire il momento più favorevole per entrare sul mercato, tramite l’identificazione delle zone di ipercomprato e ipervenduto, a seconda di dove si colloca l’oscillatore.

Lo strumento considera i prezzi di chiusura degli ultimi periodi e calcola le loro percentuali rispetto al range minimo o massimo dello stesso periodo. Come funziona, quali sono i vantaggi e quali i pericoli di questo sistema di analisi?
Oscillatore stocastico: a cosa serve?
L’oscillatore stocastico è graficamente formato da due linee: la linea %K (fast line), più sensibile alle variazioni di prezzo, e la linea tratteggiata %D (slow line), che produce i segnali di vendita e di acquisto. La prima è utile per capire quando entrare e uscire dal mercato.

Le linee oscillano tra valori compresi tra 0 e 100. Il valore centrale è 50. Se le linee superano 50, vuol dire che i prezzi recenti sono stati maggiori di quelli del periodo precedente e, quindi, c’è un trend rialzista. Se, invece, le linee si trovano al di sotto del 50, vuol dire che i prezzi recenti sono stati minori di quelli del periodo precedente e, quindi, c’è un trend ribassista. Le linee dell’oscillatore stocastico possono essere divise in tre aree:
- area di ipercomprato: quando la linea si trova tra 80 e 100. Indica che il mercato è ipercomprato e potrebbe esserci a breve un’inversione di tendenza;
- area di ipervenduto: quando la linea si trova tra 0 e 20. Indica che il mercato è ipervenduto e potrebbe invertire la tendenza a breve;
- zona neutrale: quando la linea si trova tra 20 e 80. Indica che il mercato si trova in una fase di consolidamento e non è possibile stabilire la direzione della prossima tendenza.
Pro e contro dell’oscillatore stocastico
L’oscillatore stocastico può essere usato da solo oppure insieme ad altri strumenti tecnici, al fine di capire con maggiore efficacia i punti di entrata e di uscita del breve e nel lungo periodo. L’indicatore è utile anche per scoprire i momenti in cui il mercato potrebbe invertire la tendenza. Attenzione, tuttavia, perché l’indicatore consente di fare previsioni abbastanza accurate, ma va bene solo per i traders esperti; presuppone, infatti, conoscenze approfondite per leggere i risultati, al fine di evitare falsi segnali.