Se fai gli straordinari e sei un lavoratore dipendente devi assolutamente far rispettare i tuoi diritti: se ti pagano così puoi contestare
La situazione economica italiana sta portando sempre più lavoratori a non poter rinunciare agli straordinari. Gli stipendi non bastano per arrivare a fine mese perché il caro prezzi rende difficile una vita semplice che invece prima si dava spesso per scontata. Diversi padri di famiglia sono così costretti ad accettare straordinari, anche notturni, pur di ricevere qualche aumento extra in busta paga, a volte anche in pessime condizioni di sicurezza sul lavoro.
La situazione poi diventa ancora più mortificante quando la paga extra viene concessa ma in nero per avere sconti sulla tassazione, un comportamento fuorilegge che purtroppo tanti lavoratori accettano per quieto vivere pur di ricevere qualche centinaio di euro in più a fine mese.
In questi casi il dipendente pensa di dover accettare con il silenzio la sua condizione pur di non perdere il lavoro e da un certo punto di vista, in tanti casi, è così, inutile mentire. Ma d’altra parte esistono anche diritti e tutele dei lavoratori volti proprio a dare la possibilità di replica ai dipendenti quando gli viene fatto qualche torto. Il lavoro in nero non è un ‘regalo’, come a volte si intende credere in Italia, il favore non lo si sta facendo al lavoratore, e perciò quest’ultimo ha sempre diritto di replica. Ma vediamo nello specifico come fare.
Lavoro straordinario pagato in nero, come tutelarsi dalla truffa di alcune aziende italiane
Le aziende cercano di restringere le spese per rientrare nei conti di fine anno: anche per loro pesa il caro prezzi, soprattutto sulle materie prime, e per abbattere i costi si cerca di arrotondare con il lavoro in nero consegnato come fuori busta per ore di lavoro extra. Purtroppo si tratta di un comportamento che non solo danneggia le ore del lavoratore che vengono sottopagate, ma l’intero sistema economico italiano che non riesce a rialzarsi anche per via di queste dinamiche così diffuse.
Un lavoratore in verità si trova danneggiato da questa pratica del datore di lavoro, perché perde i contributi (non versati), a cui avrebbe diritto. Se in un primo momento si trova del denaro in mano, in un secondo momento si ritroverà problemi sul suo stato previdenziale.
Innanzitutto il dipendente farà bene a rivolgersi direttamente al capo e manifestare apertamente e con educazione la propria contrarietà a ricevere il compenso per le ore di straordinario fuori busta paga, in secondo luogo c’è il diritto di replica con la denuncia all’Ispettorato del lavoro. Interessante per esempio notare che le norme in materia prevedono sanzioni a tre cifre per l’azienda che non conteggia in busta paga le ore di straordinari!