L’ora legale confermata tutto l’anno, ecco la soluzione contro il caro bollette

Mantenere l’ora legale per l’intero anno. Una proposta che ha come obiettivo il risparmio di una ingente somma, ovvero 500 milioni di euro.

ora legale
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Nel corso della stagione primaverile del 2019 il Parlamento europeo approvava il provvedimento legislativo sull’abrogazione dell’ora legale. Un boom di voti favorevoli, 410, a dispetto dei 192 avversi e delle 51 astensioni.

L’UE tra ora legale e ora solare

Anche nel 2018, tra il 4 e il 16 agosto, la Commissione europea propose di chiudere col capitolo dei cambi orari stagionali. Con sondaggio pubblico in rete chiese ai cittadini europei di esprimere una preferenza, in nella circostanza ipotetica di un’abrogazione del cambio orario, tra l’ora solare o quella legale, indicando quale serbare in maniera definitiva. A rispondere furono in 4,6 milioni, per intenderci solamente l’1% degli oltre 447 milioni cittadini annoverati per l’Ue nel medesimo anno.

Malgrado tutto, siamo di fronte alla cifra più alta di partecipanti mai segnalata per un sondaggio pubblico di una simile portata. I cittadini del nostro Paese lo disertarono o giù di lì (in quanto la gran parte manco ne era a conoscenza e poiché, tra quelli informati sui fatti, l’interesse era minimo).

Cos’è l’ora legale, un tema di forte attualità

Come è noto, l’ora legale rappresenta quella prassi di muovere avanti di 60 minuti le lancette degli orologi di un Paese per ottenere il massimo rendimento dall’irradiazione solare nel corso della stagione estiva, risparmiando in tal modo in prospettiva di costi e dispendi energetici.

Tematica tornata di moda considerando l’attuale momento storico. Gli Stati Baltici e Scandinavi sono quelli maggiormente toccati dalla tematica, poiché data la vicinanza al Polo non traggono beneficio della luce naturale causato dallo spostamento delle lancette. Ma l’argomento assume pregnanza in questi giorni anche per i cittadini italiani.

Quest’anno si il risparmio ha toccato quota 190 milioni di euro

Per porre contrasto al rincaro dei costi energetici e tentare di sostenere famiglie e aziende a fare economia su bollette di luce e gas, la Società italiana di medicina ambientale (Sima) si è appellata al governo invocando di serbare l’ora legale per l’intero anno, accantonando allora l’ormai abituale passaggio “ora legale/ora solare”.

Nel nostro Paese la disposizione dell’ora legale fu avviate per la prima volta nel maggio del 1916, con fasi di sospensione tra il 1921 e il 1939 e ancora tra il 1948 e il 1965.

Una istanza che sembra frutto di un ragionamento sensato. Nei primi 7 mesi di ora legale annuali il risparmio di energia elettrica è stato pari a 420 milioni di kilowattora, corrispondente all’occorrente medio annuale di circa 150 mila nuclei familiari.

Senza dimenticarci le 200 mila tonnellate di Co2 non introdotte nell’atmosfera. Una previdenza quotata intorno ai 190 milioni di euro.

Ma allargando lo sguardo sul ventennio (o quasi) 2002-2021, il risparmio stimato per i cittadini si aggira sugli 1,8 miliardi di euro.

L’invocazione del presidente Sima contro i cari bollette

Come ribadisce Alessandro Miani, presidente di Sima: “Il passaggio permanente all’ora legale consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro Paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio. Per questo chiediamo al governo Draghi di prendere immediatamente questa decisione

Dove non ha potuto il Parlamento Europeo forse potranno i rincari delle bollette.

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