Quando si guida, una delle cose a cui fare attenzione è non prendere multe. Conoscere questi chiarimenti di Cassazione e Ministero potrà essere utile
Guidare è una comodità irrinunciabile, ma che comporta tutta una serie di norme a cui attenersi e che, se infrante, possono dare luogo a delle multe.
Di solito, le multe che si prendono più frequentemente sono quelle per eccesso di velocità, o per essere passati con il semaforo rosso, o ancora per essere entrati in una ZTL, e molto altro ancora.
Sta a noi essere più responsabili e avere gli occhi ben aperti, per evitare di incorrere nelle suddette situazioni. Guidare richiede grande concentrazione. Tuttavia, vi sono delle casistiche particolari, in cui non tutte le sanzioni che vengono attribuite agli automobilisti sono valide.
Conoscerle, può aiutare in un’eventuale ricorso, in modo da evitare, in diversi casi, un notevole esborso di denaro. A tal proposito, infatti, si sono espressi Cassazione e Ministero, per chiarire tutta una serie di punti importanti, di cui è bene essere al corrente.
Tra le sanzioni che più frequentemente vengono attribuite agli automobilisti, ci sono quelle per eccesso di velocità, usando lo strumento dell’autovelox.
Lo scorso 23 gennaio 2025, il Ministero dell’Interno ha divulgato una circolare inerente l’uso degli autovelox e la loro omologazione. La Cassazione, più volte si è espressa in merito a questa situazione, mettendo in discussione la validità delle sanzioni emesse tramite autovelox non omologati.
In base all’art. 142, comma 6, del Codice della Strada, quando si prende una multa da un autovelox, tale apparecchiatura è fonte di prova solo nel momento in cui sia debitamente omologata. C’è inoltre una distinzione essenziale da fare, tra due termini: approvazione e omologazione. Per la Cassazione, non sono sinonimi e hanno rilievo sulla validità delle sanzioni.
Lo scorso anno, due sentenze della Cassazione, hanno cancellato multe per eccesso di velocità, asserendo che il fatto che il Ministero le abbia approvate, non vuol dire che gli autovelox fossero omologati. Da qui, sono partiti dei ricorsi da parte degli automobilisti.
Il Ministero dell’Interno, in una circolare, che si fonda su quanto espresso in merito dall’Avvocatura dello Stato, spiega come le suddette procedure, omologazione e approvazione, sarebbero identiche, in sostanza.
Se si fa ricorso contro un verbale per eccesso di velocità, l’organo che si occupa di accertare, deve dimostrare la suddetta omogeneità e attestare che lo strumento sia approvato.
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