L’obbligo vaccinale over 50 imposto dal Decreto Legge dello scorso 7 gennaio può essere eluso presentando un ricorso avverso. Scopriamo quali sono le motivazioni da avanzare.
Per fronteggiare l’emergenza da Covid 19, il Governo ha previsto l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini con più di 50 anni. A partire dal 15 febbraio, l’accesso ai luoghi di lavoro sarà possibile solamente con il Green Pass rafforzato e, quindi, con la vaccinazione oppure la guarigione dal Covid. La decisione ha scatenato malumori tra i no vax ma le parole servono a poco. Se non si avrà la certificazione verde adeguata entro i termini fissati si verrà sanzionati con multe dall’importo variabile tra i 600 e i 1.500 euro. In più, i lavoratori over 50 che non si presenteranno al lavoro perché privi di Green Pass rafforzato saranno considerati assenti ingiustificati con l’immediata sospensione dello stipendio. I non vaccinati, però, hanno un modo per fronteggiare la misura del Governo. Possono avanzare ricorso avverso contro le sanzioni applicate per obbligo vaccinale over 50.
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Il cittadino over 50 che riceverà una sanzione per non aver ottemperato all’obbligo vaccinale potrà inoltrare un ricorso entro 30 giorni dalla notifica della sanzione stessa. Nello specifico, potrà presentare ricorso avverso sanzione obbligo vaccinale al Giudice di Pace del territorio. E’ importante conoscere i termini per i quali è consentito fare ricorso. Il riferimento è all’esonero dalla vaccinazione che deve essere certificato da un medico e legato alla presenza di uno stato di salute che non consente di procedere con l’iniezione. In generale, cause dell’impossibilità di procedere con la vaccinazione sono problematiche legate ad una grave compromissione del sistema immunitario, a malattie croniche, rare, allergie o ipersensibilità alle componenti del vaccino.
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Il Giudice di Pace nominerà un consulente tecnico d’ufficio per verificare l’attendibilità delle prove presentate dal cittadino. Le spese di giudizio saranno, probabilmente, a carico del ricorrente. Sicuramente dovrà versare il contributo unificato di 43 euro.
L’obbligo vaccinale per gli over 50 prevede che in caso di negligenza venga inviata una sanzione pecuniaria. Direttive chiare relative alla somministrazione della multa non sono state ancora fornite. Probabilmente le Asl locali effettueranno controlli e in caso di riscontri positivi sarà l’Agenzia delle Entrate a contattare il cittadino. Inizialmente procederà con un avviso bonario per poi inoltrare la sanzione in caso di reticenza a fare la vaccinazione. Il contribuente ha dieci giorni di tempo dopo la ricezione dell’avviso bonario per comunicare all’ente le motivazioni alla base dell’inadempienza all’obbligo. L’Asl verificherà la posizione e in base al risultato ottenuto deciderà se predisporre o meno la sanzione.
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