Reddito fisso e obbligazioni societarie; la situazione del mercato può renderle insolvibili?

Il 2022 si è mostrato un anno difficile per i mercati finanziari e quello delle obbligazioni societarie non fa eccezione.

Dopo decenni di bassi tassi d’interesse il panorama degli investimenti sul reddito fisso è profondamente cambiato.

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Se i rendimenti del decennale italiano e tedesco prima della guerra in Ucraina erano rispettivamente al 0,5% e al -0.5% oggi i medesimi titoli di Stato rendono il 4,7% per l’Italia e il 2.2% per la Germania.

Qualcosa di simile accade sui mercati delle obbligazioni corporate globali. A settembre erano scesi del 18% registrando un calo senza precedenti negli ultimi 20 anni. Il crollo è dovuto in maggior parte all’aumento dei tassi di interesse storicamente precursore delle recessioni.

Oggi, le banche centrali hanno politiche che appaiono estremamente allineati in termini di crescita dei tassi di interesse. I mercati finanziari sembrano avere già scontato tutto il peggio ed è giusto aspettarsi che la maggior parte delle politiche restrittive dei tassi sia incorporata nell’attuale prezzo dei titoli a breve termine.

Il deterioramento del clima economico può rendere insolvibili le obbligazioni societarie?

L’aumento dei rendimenti sul credito obbligazionario riflette logicamente il deterioramento del clima economico, che comporta la compressione dei margini societari e la riduzione della liquidità. Gli spread del mercato del credito sono a livello globale di 70 punti base sopra la media degli ultimi 5 anni.

Nell’ipotesi di uno scenario di recessione i fondamentali aziendali sembrano più a rischio che in passato. C’è stato infatti un lungo deterioramento nei bilanci delle imprese cominciato con il Covid a cui si aggiunge il nuovo aumento delle materie prime e soprattutto dei beni energetici.

I crediti più vulnerabili a mantenere un elevato livello di liquidità nei loro bilanci grazie agli aiuti ricevuti durante la pandemia che hanno sopperito alla maggior parte delle esigenze di finanziamento nel 2021. Al momento le condizioni di mercato non creano il contesto ideale per nuovi rifinanziamenti attraverso l’emissione di obbligazioni. Il livello di preoccupazione rimane eccessivo soprattutto rispetto a variabili completamente nuove realizzatesi con la guerra in Ucraina.

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Il reddito fisso è tornato a fungere da protezione dalla volatilità

Il reddito fisso è tornato a fungere da protezione dalla volatilità dovuta alle manovre della BCE; gli investitori sembrano ora più disposti a proteggere il loro portafoglio sfruttando le opportunità nei mercati del credito, accettandone i rischi, dopo un periodo prolungato di scarsi rendimenti.

La combinazione di rendimenti più elevati e spread più ampi ha modificato radicalmente le performance; per avere un esempio i rendimenti medi sull’investment grade europeo sono passati dallo 0,5% al 4,15% di oggi. Sulle obbligazioni ad alto rendimento si è passati da interessi del 3% all’8,25%. Un’allocazione su obbligazioni che raggiungono l’investment grade con limitata sensibilità dei tassi di interesse è ora in grado di offrire un rendimento lordo in Euro superiore al 5%.

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